NANDUS VESUVIANUS PROD. 001, 2009 – FOLK CONTEMPORANEO/NAPOLI, MEDITERRANEO E OLTRE
Donato (Nando) Citarella è personaggio estroso e artista imprevedibile. Quando oltre 10 anni fa (prima parte della spiegazione del titolo di questo disco) mise in piedi il progetto Tamburi del Vesuvio, che ha accompagnato una buona fetta dei 25 anni (seconda parte della spiegazione) della sua carriera artistica, forse nemmeno lui si sarebbe potuto immaginare di riuscire a portare, su disco e in scena, una sintesi così efficace dei suoni percussivi che caratterizzano il Mediterraneo e trasformare, comunque, in spettacolo quello che avrebbe potuto ridursi in una fredda esibizione campionaria di pelli percosse. Gran parte del merito si deve oggettivamente alla sua forte carica istrionica, ma va più saggiamente condiviso con il piccolo grande esercito musicante che lo circonda, ognuno (ci si passi la metafora napoleonica) con i gradi da maresciallo nascosti nello zaino, come si conviene a ogni formazione che si rispetti, anche se particolarmente numerosa, intercambiabile, ricca di ospiti prestigiosi e sconosciuti ma soprattutto bravi. Anche la scelta dei brani è funzionale: quasi tutti di composizione dello stesso Citarella, riescono però a creare la giusta atmosfera tradizionale, quella delle tammurriate e delle tarantelle che in questi anni hanno mescolato i suoni delle tammorre e dei tamburelli a quelli della percussioni asiatiche e africane. E a questo proposito, va ricordato che “10 e 25 Bis” è dedicato alla memoria di Mohamed Abdalla, per tutti Abuda, percussionista egiziano componente dell’ensemble e prematuramente scomparso. Un motivi in più per non perdersi questo disco, adrenalinico e profondo allo stesso tempo.
Roberto G. Sacchi
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