FINISTERRE FTCD39, 2007
FOLK CONTEMPORANEO/ PALESTINA-ITALIA
C’è molto di magico in questo disco della formazione interetnica, a partire dal titolo (che si riferisce a un numero dalle valenze soprannaturali in molte culture) per giungere fino alla magica capacità che i sette (!) musicisti hanno di fondere insieme le sonorità occidentali del rock con quelle orientali della tradizione, che ci spinge a classificare 7 nel contenitore dei dischi folk e non in quelli de L’altro suono, nonostante molti passaggi abbiano il piglio del rock e nemmeno di quello più morbido, come per esempio in quello che è forse il loro brano più conosciuto, Il amir, ovvero la beatlesiana Come Together, che qui viene riletta e stravolta in una logica di improvvisazioni, riprese e ripartenze forte e convincente. Il disco è una sorta di greatest hits della formazione guidata da David Petrosino, che in quasi vent’anni di attività ha prodotto sette (!) dischi, che però ha l’accortezza di proporre, dei brani già noti ed editi, interessanti versioni live, come nel caso di Haddaje, Famatà, Complete, El deeb, Ala Dalaona e la citata Il Amir. Costante di Handala è la ricerca della fusione ad ogni costo e, anche se in qualche caso più forzatamente che in modo naturale, il gioco riesce alla grande. Se poi aggiungiamo che la metafora è chiara e nella volontà di fondere insieme culture musicali diverse si legge un messaggio pacifista, allora non ci resta che augurare alla formazione altri decenni di fortuna e musica, fra folk e rock, fra oriente e occidente, ma in pace, colonna sonora del mondo che tutti vorremmo.
Enrico Lucchesi
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