di Tito Saffioti
Wesley Carlos Byas, detto Don (Muskogee, Oklahoma, 21 ottobre 1912 – Amsterdam, 24 agosto 1972) è stato un musicista di jazz figlio di una pianista nativa Cherokee e di un clarinettista di origini spagnole. All’inizio della sua carriera ebbe una notevole influenza sul nascente Bebop, ma in seguito, trasferitosi in Europa, vide diminuire la sua capacità di incidere artisticamente sulla corrente musicale che avrebbe rivoluzionato la storia del jazz. Nel 1941 fu chiamato da Count Basie a sostituire Lester Young, che aveva lasciato l’orchestra, e rimase con lui fino al 1943 operando in quello straordinario crogiolo di musica innovativa che era allora la 42a Strada. In realtà la voce del suo sax tenore era più affine a quella di Coleman Hawkins, ma ebbe tuttavia la chance, nei primi giorni del 1944, di apparire nel gruppo che per primo poteva fregiarsi dell’appellativo Bebop, anche se tale denominazione ancora non era entrata nell’uso. Ciò avvenne all’Onyx Club nella nobile compagnia di Dizzy Gillespie, George Wallington, Oscar Pettiford e Max Roach.
Questo disco ha il notevole merito di riproporre alcune sue composizioni rimaste inedite e si avvale della partecipazioni di strumentisti di ottimo livello, tra i quali ci sembra di poter indicare l’eccellente lavoro svolto dal batterista olandese Han Bennink che, soprattutto nel brano intitolato Orgasm, imprime una pulsione ritmica davvero coinvolgente.
Hidden Treasures. The Unpublished Compositions of Don Byas, con Benny Bayley alla tromba, Daniele D’Agaro al sax tenore, Albert Sarko al piano, Pablo Nahar al contrabbasso, Han Bennink alla batteria, reg. 12 July, 1996, Nota DDD CD 2.93, s.i.p.
www.notamusic.com
Lascia un commento