OLD TIMES RECORD OTR005 CD, 2008 – CANZONE D’AUTORE/ITALIA
È davvero una bella sorpresa questo CD, il terzo in diciotto anni (!), del comasco Luca Ghielmetti. Refrattari come siamo da sempre ad occuparci di musiche italiane dopo le mareggiate del cantautorato anni Settanta e le scimmiottature della new wave anni Ottanta e Novanta che hanno omologato la scena, è uno shock anafilattico imbattersi – sempre più raramente, per la verità – in artisti a tutto tondo, maestri della composizione della cosiddetta ‘nuova canzone d’autore’, poeti. A voler banalizzare, si potrebbe sbrigativamente denunciare il debito che Ghielmetti paga ad alcuni dei maggiori autori italiani disseminando nelle sue canzoni tracce di Paolo Conte, scorie di Fossati, umori del migliore De Andrè, immagini dirompenti à la Capossela, o rinvenire dietro certe melodie le spalle larghe degli chansonnier francesi, ma come andiamo scrivendo da tempo è bene costringersi alla piacevole fatica di tentare di riconoscere in ognuno la propria cifra espressiva, la peculiare identità, anche quando questa, fatalmente, si confonde con i totem di un presente/passato tanto ingombrante: Ghielmetti ha voce potente, dalla grana spessa come la iuta, che grattugia le melodie e strozza parole che ricordano l’ispirato Maieron di Si Vif o il Tom Waits delle ballad di Blue Valentine o il Gianmaria Testa del tributo a Ferrè (A Leo, grande disco!). Un cantato solido e diretto, a tratti declamato, che scalda il cuore mentre fruga nelle minutaglie del nostro vivere quotidiano.
I pezzi, scritti nel corso degli anni e suonati spesso dal vivo, si perdono in felici suggestioni blues, folk blues, tango, canzoni d’altri tempi, fado che suggeriscono l’immagine di un universo tanto personale quanto accessibile, reso dalla forza espressiva del raccontare storie, dalla passione autentica (percepita nell’ascolto) per l’esistenza.
Piccolo capolavoro, anche per durata contenuta, l’album respira un felice equilibrio acustico e suona come un ‘classico’ sin dalle prime battute. Merito anche dei bravi musicisti coinvolti, tra cui in particolare un Greg Cohen al contrabbasso dal curriculum impressionante (Waits, Coleman, Newman…).
Luca Ferrari
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