di Gianni Giusti
Carlo Valente, laziale, classe 1990, è fisarmonicista, pianista e chitarrista, cantautore per passione, come scelta di vita, una scelta dove il suo essere persona che vive il suo tempo si mescola con le aspirazioni e le pulsioni artistiche.
Dalla sua penna escono racconti talora ironici, talora dissacranti sulla vita quotidiana, incatenati tra vizi personali e quelli di una società violenta e corrotta. Questo suo disco si chiama E’ tra l’altro, rappresenta la sua opera prima. Dalle tracce esce un sound vivace, corposo, con riferimenti alla tradizione e modernità più o meno sintetiche.
In un mondo musicale sinth-etico – dichiara il cantautore – abbiamo cercato di puntare su suoni puri, legnosi, primordiali, sinceri.
Parla d’amore, di mafia, di calcio, d’immigrazione, di vanità, politica e violenza: con leggerezza, più apparente che reale, perché non rinuncia mai alla denuncia e un essere in prima linea che in certi momenti lo fanno sembrare quasi un autore d’altri tempi, quasi da ani Settanta, non fosse per i suoni maledettamente contemporanei.Tra , brano che da il titolo all’intera disco, è un brano dedicato a Federico Aldrovandi, il diciottenne morto nel 2005 sotto i colpi ricevuti durante un controllo di polizia.
Molti temi sociali, in una rilettura attuale, diretta, fruibile, pur non essendo banale. Si riflette sul patto Stato-mafia che diventa una storia d’amore, La trattativa Sandro-Maura, e il viaggio dei migranti una Crociera maraviglia. Forse più ovvia la citazione Orwelliana nel brano Il mio vecchio porcile dedicato all’Italia intera.
Il disco è stato prodotto e arrangiato da Piergiorgio Faraglia e Francesco Saverio Capo, i testi e le musiche sono di Carlo Valente, mentre il disco è stato suonatoda un gruppo di musicisti formato dallo stesso Valente alla voce, tastiere, chitarra acustica, fisarmonica; Piergiorgio Faraglia alle chitarre acustiche ed elettriche; Francesco Saverio Capo al basso elettrico; Giosuè Manuri alla batteria e percussioni; Simone Fusiani al sax tenore; Sandro Pennacchinialla tromba; Luca Di Biagio al trombone.
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