E’ da poco uscito per la prestigiosa etichetta americana MC Records l’atteso album Sonny & Brownie’s Last Train, frutto della collaborazione tra l’ambasciatore del blues Guy Davis e il nostro Fabrizio Poggi. Un’intensa session di blues acustico, registrata dal vivo in uno studio milanese per meglio catturare l’essenza dell’affinità musicale che lega i due bluesmen, cresciuta e maturata nel corso di anni di esibizioni e registrazioni insieme. Questo lavoro è un omaggio al duo Sonny Terry & Brownie McGhee, storica coppia di bluesmen capaci di creare un magico e fantastico mix musicale. Un lavoro particolare questo di Davis e Poggi, perché pochissimi artisti si sono cimentati nel riproporre le canzoni di questi mostri sacri del country blues.
Continua così l’idillio nato tra i due artisti e testimoniato dal precedente album – uscito per l’etichetta Dixiefrog in Europa e per MC Records in USA e nel resto del mondo – Juba Dance, capace di posizionarsi nelle prime posizioni nella Hit Parade Blues Usa Top 50. Già in quel prodotto discografico nasceva un curioso melange acustico – talora nello stile Piedmont, proprio à la Sonny Terry & Brownie McGhee – che risultava molto spontaneo che sarà il seme che farà germogliare questo Sonny & Brownie’s Last Train che i due amici stanno promuovendo con un International Tour prima negli USA e, successivamente, in Europa, toccando – ovviamente – anche l’Italia nel periodo estivo.
Già vincitore del premio Oscar Hohner Harmonicas, con ventuno album incisi all’attivo, molti tra i quali molti registrati negli Stati Uniti, Fabrizio Poggi è l’unico italiano ed europeo a essere stato candidato agli Oscar del blues.
Poche parole servono per descrivere Guy Davis, ormai famoso in tutto il mondo per essere non solo un grande chitarrista, banjoista, armonicista e cantante, ma anche un attore di talento. Un talento nato in ambito familiare visto che è il figlio di Ruby Dee e Ossie Davis, celebri attori, registi e attivisti per i diritti civili degli afroamericani. Da loro ha ereditato la passione per le storie, che racconta attraverso la sua musica sempre nel solco della tradizione. Storie che si snodano tra le paludi infestate da insetti giganti tra Mississippi e Louisiana, di gente di campagna che lavora sodo, storie a volte durissime che parlano di ragazzi impiccati, di Ku Klux Klan e di gente che deve ballare per salvarsi la vita al crocicchio, al cross road. Storie in cui peccato e redenzione camminano insieme.
Lascia un commento