di Gianni Giusti
Lula Pena è una cantante e chitarrista portoghese che è partita dal fado per sviluppare un suo stile musicale personale: tre dischi in un ventennio danno l’idea di come lei abbia sempre mantenuto un sereno distacco dagli obblighi discografici, decidendo di vivere il suo tempo e la sua musica come meglio le aggrada. Lisbona è la sua città, ma il suo fado si è aperto all’orizzonte atlantico mescolandosi agli umori delle sponde mediterranee e agli influssi di ritorno del colonialismo portoghese. Lula Pena è davvero una delle voci più affascinanti della scena odierna, un’artista che ti fa fermare a riflettere.
Ed è proprio, come ama descriversi nelle note di presentazione, una portoghese cosmopolita: una donna che ha conosciuto il mondo, ha imparato melodie di ogni parte del mondo, ci ha scritto sopra poesia, le ha amalgamate con piacere e sensualità. Lasciamoci trasportare dalla sua bella e profonda voce al di là delle frontiere tra il fado di Lisbona, la morna capoverdiana, la canzone francese, la bossa nova brasiliana, il tango argentino, le atmosfere afro-arabe…
Lei ama descriversi come una musicista esistenziale. Nei suoi dischi passerete da atmosfere brasiliane al calore della Grecia, dalla Sardegna al Messico, una spruzzata di note blue e una citazione di Violeta Parra, arrangiamenti essenziali e graffianti, lelaconie esistenziali e unghiate ritmiche. Una grande, grande conferma: affascinante!
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