di Andrea Del Favero
Due anni d’intenso lavoro e una fitta schiera di musicisti di valore che hanno dato il loro apporto alle registrazioni hanno portato l’orgenettista catalano Guillem Anguera alla realizzazione di di questo 14 Km, suo primo lavoro come solista. Si tratta di un progetto che conserva profonde radici nella sua terra, ma si apre idealmente all’Europa. Temi strumentali dove l’organetto è l’elemento centrale nelle composizioni, in un fitto dialogo con una moltitudine di strumenti di vario tipo. Il gruppo base che accompagna Anguera è formato da Jorge Varela al pianoforte e all’organo Hammond; Hèctor Beberide al mandolino, bouzouki e chitarra; Isidre Sansal al basso; David Rincón alle percussioni, oltre allo stesso Guillem all’organetto, melòdica e voce. Tra gli altri musicisti che hanno preso parte al progetto vedrete che riconoscerete qualche bel nome: Jaume Martínez Ballesté alla voce, nonché produttore del disco; i baschi Xabi Aburruzaga alla trikitixa, Francesc Aguilera e Nando Taló alle txalaparte di vetro e il grande Kepa Junkera alla trikitixa (l’organetto basco); Eudald Anguera, Fiona Anguera e Olga Pes alla voce; Miquel Biarnés al trombone; Lluís Chabuch al contrabbasso; Albert Carbonell al violino e allo stroh-violin; Alexis Lanza al violoncello; Xavier Macaya alla ghironda; Sergio Menem alla chitarra; Xavier Pié al sax soprano; Joan Reig alla batteria; Josep Maria Ribelles all’arpa; Miquel Rojo alla tromba e Josep Valldeneu al sax baritono e tenore.
Anguera confessa di essersi innamorato dell’organetto ascoltando i dischi di Kepa Junkera, che è presente anche in queste registrazioni, proprio nell’ultima traccia del disco, ma di aver imparato anche il pianoforte, visto la sua provenienza da una famiglia di musicisti e quindi gli strumenti non son mai mancati intorno a lui.
Questo disco spazia fra diversi generi con grande leggerezza e scorre via piacevole, tra una canzone dedicata alla figlia con delicati accenti jazzistici, un canto recuperato da ricordi familiari legati a una persona cara scomparsa a causa dell’Alzheimer e le deliziose giovanili voci delle figlie… Nostalgico, emozionale, un piccolo mondo antico pieno di colori e profumi che Anguera non teme di rendere pubblico, lasciando una traccia di un suo lavoro piuttosto lungo sullo strumento, un lavoro fatto di grande passione e serietà d’intenti. Caldamente consigliato, oltretutto scaricabile dal suo sito in formato mp3 al seguente link: http://guillemanguera.cat/
Miquel Beatet dice
Un CD fantastico e unico !