di Felice Colussi
Tredici sono le tracce che compongono questo nuovo lavoro di Ginevra di Marco, già voce dei CSI, con una buona carriera solistica iniziata dopo essersi allontanta dal gruppo e una recente, eccellente partecipazione alla ripresa di Bella Ciao, con relativo disco, insieme al Gotha del folk italiano. La prima canzone di questo album che ci colpisce è Sulla corda, un tango che parla di cambiamenti e trasformazioni, emblematico di un modo di porre le tematiche classiche di Mercedes Sosa, alla quale il disco è ispirato e dedicato, all’interno delle piccole storie. Saintes Maries de la Mer, un canto zigano al femminile che evoca mondi migranti, mentre le canzoni che seguono sono emblemi sullo sfondo dell’Argentina sotto l’iombra minacciosa di Videla e dei suoi generali. Dal capolavoro di Victor Jara Te Requerdo Amanda, la storia di Amanda e del suo Manuel morto ammazzato nel deserto, all’illusione dell’adolescenza di Volver a los Diecisiete, passando per Juancito Caminador, una ballata sul tema della morte. Toto Cambia è cantata in italiano grazie alla traduzione di Teresa De Sio. Chiude il disco Solo le Pido a Dios, che auspica un cambiamento culturale in opposizione alla cultura della guerra.
Questo è un progetto nato in seguito alla partecipazione al festival Musica dei Popoli di Firenze con uno spettacolo dedicato a Mercedes Sosa. L’album arriva a sei anni di distanza dal precedente lavori di Ginevra Di Marco, Canti, richiami d’amore.
Molto buona la produzione e gli arrangiamenti, curati da Francesco Magnelli, che suona anche pianoforte e magnellophoni, e Andrea Salvadori alle chitarre, mandolino ed elettronica varia, entrambi storici compagni di viaggio di Ginevra.
Bella ed espressiva, come ci si attende da lei, la voce di Ginevra, per questo prodotto da classificare sotto il file popular music. Non capiamo fino in fondo il senso di un omaggio a una grande cantante sì, ma non autrice dei brani che interpretava, come Mercedes Sosa.
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