È in edicola il nuovo numero di Vinile, la rivista bimestrale che racconta la musica in modo nuovo, con un approccio storico, approfondito, ricco, in 132 pagine a colori, patinate.
Sul nuovo numero si parla del 1968, un anno che, a distanza di cinquant’anni, è ancora vivo nella memoria e nelle discussioni. Se ne parla ad esempio con una ipotetica colonna sonora tutta italiana, costruita riascoltando venti album pubblicati in quell’anno. Da Fabrizio De André a Marisa Sannia, dai Gufi all’Equipe 84 e poi i dischi di Sergio Endrigo, Duilio Del Prete e Caterina Bueno ma anche quelli di complessi ormai dimenticati come i Barrittas e i Ribelli.
Sempre riguardo al 1968, sul bimestrale, arrivato al tredicesimo numero, si può trovare una gustosa retrospettiva di come venivano rappresentate dalla stampa giovane le ragazze dei capelloni, le icone femminili che hanno contribuito allo sdoganamento di nuovi costumi: Patty Pravo, Caterina Caselli e le altre ragazze beat, tutte insieme, colorate.
Intorno al 1968 cominciava anche la carriera di uno dei più amati e rigorosi complessi inglesi del periodo storico del prog mondiale, i Van Der Graaf Generator. Nelle pagine di “Vinile” l’intera discografia italiana completamente illustrata. E riccamente illustrata è anche la discografia dei vinili di Elio e Le Storie Tese. Con aneddoti e note dettagliate, tutti i dischi del più dissacrante complesso italiano.
E ancora: due generazioni di cantastorie a confronto, Alessio Lega e Mirkoeilcane, protagonisti di altrettante interviste.
E poi Lucio Battisti. E’ difficile immaginare quanti suoi dischi siano stati pubblicati fuori dai confini nazionali. Solo dall’album La batteria, il contrabbasso, eccetera del 1976, sono stati estratti una trentina di 45 giri per i mercati europei e sudamericani. Copertine inedite, anche pacchiane a volte, tutte insieme in un album coloratissimo.
Completa questo numero della rivista la discografia italiana di Leonard Cohen, con l’elenco di tutte le cover realizzate nella nostra lingua, l’anteprima dell’attesa autobiografia di Miranda Martino e l’analisi di un rivoluzionario giradischi, presente anche in copertina. E poi, come sempre, una ricca sezione di recensioni di dischi nuovi, in buona parte dedicati alla musica italiana emergente.
Vinile è storie di musica, collezioni, emozioni e vuole raccontare gli artisti e le loro opere, i contesti nei quali sono nate. Raccontare i retroscena, i segreti, le storie inedite, i dischi noti e meno noti.
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