di Gianni Giusti
Francesco Del Prete, diplomato presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce, ha svolto intensa attività concertistica, collaborando con diverse formazioni orchestrali: Orchestra da Camera Paisiello, Orchestra da Camera Giovanile Salentina, Orchestra Leopoldo Mozart. Parallelamente approfondisce il linguaggio jazz con Paolo Di Sabatino, Roberto Ottaviano, con il violinista Didier Loockwood nella sua CMDL a Parigi. Ha collaborato in vari progetti nell’ambito della musica popolare salentina e non. Dal 1999 al 2001 è membro del gruppo di musica tradizionale Arakne Mediterranea, col quale incide due CD ed effettua numerose tournèe in Italia ed all’estero (Giappone, Francia, Slovenia, Grecia).
Nel 2001 inizia la sua collaborazione con Nidi D’Arac, con i quali si esibisce in numerosi concerti in giro per la penisola, contribuendo alla realizzazione di due lavori discografici del gruppo in cui compare nella doppia veste di musicista e co-autore di alcuni brani.
Dal 2002 al 2006 è membro del quintetto di musica etno-jazz Manigold.
Dall’estate 2003 al 2008 partecipa, nella veste di violinista ufficiale, all’Ensemble de La Notte Dela Taranta al fianco di artisti come di Stewart Copeland, Mauro Pagani, Vittorio Cosma, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Piero Pelù, Teresa De Sio, Gianna Nannini, Ares Tavolazzi, Franco Battiato, Ambrogio Sparagna, Giovanni Lindo Ferretti. Con lo stesso ensemble si esibisce al concerto del 1° Maggio 2004 a Roma.
Questo suo nuovo disco disco Colibrì, pubblicato dall’’etichetta discografica Workin’ Label per la distribuzione di I.R.D. ci presenta il suo lato più vicino al jazz.
Il colibrì, uccello dal piumaggio dai colori sgargianti, è piccolo, il più piccolo degli uccelli. Si muove agilmente di fiore in fiore e la velocità del battito delle sue ali dà l’impressione che leviti in aria, come per magia. Se fosse uno strumento, sicuramente sarebbe un violino. – scrive Del Prete nella presentazione del CD. E come un colibrì il violino di Francesco Del Prete si esprime agilmente facendo emergere tutte le sue varietà ritmiche, armoniche e melodiche, lungo una sequenza di brani composta da temi originali e standard jazz di Charlie Parker, Sonny Rollins e la celebre “Take Five” di Paul Desmond. Gli arrangiamenti sono composti per organici differenti, spaziando dal quintetto al trio d’archi fino al violino solo.
La varietà compositiva del disco consente al violino di essere sia strumento solista che accompagnatore, come ad esempio nella cover Sunny interpretata dalla voce di Lara Ingrosso. Hanno partecipato alle registrazioni e agli arrangiamenti del disco alcune eccellenze musicisti di calibro nazionale ed internazionale: il giovane pianista Filippo Bubbico, anche curatore delle riprese e del mix del disco, il sassofonista Emanuele Coluccia, il contrabbassista Giampaolo Laurentaci, il batterista Dario Congedo e i Choppers Alexandros Goulas, Michele Wilde, gruppo di violinisti curato dallo stesso Del Prete.
L’album è stato registrato e missato presso il Sudestudio di Guagnano (Le) da Filippo Bubbico nel febbraio del 2018. il mastering è di Marco D’Agostinis. Un lavoro piacevole e gradevole, che ci consegna l’immagine di un’altra faccia di Del Prete. Consigliato.
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