L’Orchestra Gino Neri di Ferrara, fondata nel 1898, appartiene al novero di quelle orchestre di strumenti a plettro e a pizzico (mandolini, mandole, chitarre) che nascono in Italia alla fine dell’Ottocento, dopo l’unificazione, e contribuiscono in grande misura alla diffusione a livello popolare della musica operistica e sinfonica. Le orchestre a plettro di quel tempo erano formate da un gran numero di strumenti di varie tipologie: mandolini lombardi e napoletani; mandole contralto e tenore; mandoloncelli, mandoloni e mandoloni bassi, contrabbassi, chitarre, arpa, timpani e percussioni. Qui ci troviamo di fronte all’unica orchestra che ha conserato fino a oggi l’intero organico.
Questo disco è un viaggio nella musica da film per Orchestra a Plettro e Saxofono, pregevole album antologico firmato dall’Orchestra a Plettro Gino Neri, formazione unica al mondo per organico diretta da Giorgio Fabbri, con la partecipazione della sassofonista Isabella Fabbri.
Nato con l’obiettivo di restituire all’ascoltatore le emozioni evocate dalle colonne sonore firmate da compositori contemporanei come Ennio Morricone, Nino Rota e Nicola Piovani ma anche da Verdi, Shostakovich, Mahler e Gounod, e nel contempo offrirne riletture inconsuete ed originali, questo disco è, come scrive Giorgio Fabbri nelle note di copertina, un viaggio dentro il caleidoscopio di emozioni che raccontano e descrivono la natura meravigliosa del genere umano, capace di esprimere se stessa con una molteplicità infinita di colori diversi e piacevolmente contrastanti, che ci prende, ci cattura, ci ammalia. Nel racconto cinematografico nel quale immagine e parole sono al centro della scena, le colonne sonore esercitano un ruolo solo in apparenza marginale e secondario, ma al contrario contribuiscono in modo determinante ad ampliare la forza dell’intreccio narrativo.
Basta semplicemente scorrere la tracklist del disco per ritrovare nella nostra mente le immagini dei film e le emozioni che esse hanno suscitato. Durante l’ascolto a spiccare sono il malinconico tema di Gabriel’s Oboe dal film Mission, il fascino degli Spaghetti Western de Il buono, il brutto, il cattivo, e la poesia di Buongiorno Principessa! da La Vita è bella, o ancora l’epico tema di Mosè e lo struggente Adagietto di Mahler che accompagnava le immagini di Morte a Venezia. Che dire poi dell’eleganza dei valzer del Gattopardo o di Eyes Wide Shut, rispettivamente firmati da Verdi e Shostakovich che si mescolano con i colori dei sentimenti più autentici ed eroici raccontati da Morricone in C’era una volta il West. Il risultato è un lavoro che regala all’ascoltatore una visione del tutto nuova di queste famose quanto straordinarie composizioni, facendo emergere a pieno tutte le potenzialità espressive di uno strumento come il mandolino, per il quale hanno scritto pagine memorabili compositori come Mozart, Vivaldi o Beethoven.
L’ulbum è stato registrato el giugno 2017 a Ferrara, presso Palazzo Costabili, detto di Ludovico il Moro, sede del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, da Luca Simoncini ed è stato realizzato in collaborazione con lo stesso museo archeologico.
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