di Tiziano Menduto
Per chi è appassionato di musica tradizionale francese la Chavannée (nata come La Chavanée d’Montbel) è molto più di un gruppo di ottimi musicisti. Rappresenta un valido progetto musicale e di ricerca in grado di sopravvivere alle crisi e alle mode, esprime un modo intelligente di interpretare la tradizione del Centro Francia e racconta la forza di una comunità, nata nel 1969 al confine tra Bourbonnais e Berry, capace di far crescere una miriade di musicisti in Francia e ispirarne altrettanti in Italia. Una comunità plasmata dalla famiglia Paris, bagnata dall’Allier e alimentata dalle parole dell’anziano Jacques (educatore, scrittore, poeta, …) e dalle note del figlio Frédéric (anima della Chavannée, cantante e polistrumentista).
A Embraud tra gli Chavans – il modo in cui venivano chiamati gli abitanti di Château-sur-Allier (Montbel durante la Rivoluzione francese) – dal 1969 si tiene una festa ricca di danze e suoni, un incontro partecipato da persone vicine e lontane accomunate dall’amore per la musica e la danza tradizionale e per le feste à taille humaine.
E la festa a Embraud, arrivata al cinquantesimo anniversario, appare effettivamente come un piccolo miracolo (une sorte de miracle perpétuel et discret, come scrive Jacques Paris): un festival a dimensione umana, con musicisti che prima di salire su un palco cucinano torte, servono piatti e gestiscono le entrate (fornendo un bracciale con funzione di pass).
Concerti, atelier di danza (danze del Centro Francia con Thierry Bouffard e bretoni con un’associazione di Malville della Loire Atlantique), spettacoli in costume per raccontare la storia di Embraud, bal folk e molto altro…
La qualità musicale della 50° Fête des Chavans è indubbiamente molto alta e non poteva essere diversamente. Come sempre è un piacere l’ascolto e la danza con tutte le formazioni della Chavannée, come Vent de Galerne, Batons de Quartier e i più recenti e sperimentali Arquebuse.
Sono poi da ricordare anche gli ottimi Centralbal, la nuova formazione di Patrick Bouffard, ottima per l’ascolto e il ballo, i tre ospiti irlandesi del cinquantenario – Máirtín O’Connor, Zoë Conway, Dónal Lunny (ex Planxty e Bothy Band) – e tanti altri gruppi interessanti come, ad esempio, il duo Michaud /Guérin.
Insomma una bellissima festa per un momento speciale sentito dal pubblico quanto dai musicisti, ottime musiche e buone danze con un pubblico attento e preparato. E, se questo non bastasse e aveste bisogno di informazioni più spicciole per programmare un viaggio, c’è la possibilità di campeggiare e pranzare e cenare a buon prezzo.
Concludo con qualche anticipazione sulle produzioni musicali dei gruppi.
Per il 2019 sono previsti i nuovi dischi di Centralbal e Arquebuse e per un futuro non ancora calendarizzato un nuovo disco riepilogativo e celebrativo del mondo Chavannée.
Per informazioni: www.lachavannee.com
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