Folk Bulletin – Come sei venuto a conoscenza del concorso Suonare@Folkest e per quale motivo, principalmente, hai deciso di partecipare?
Franco Presti – L’ho saputo spulciando eventi sul web e ho deciso di provare ad esserci, data la caratura dell’evento. Anche se alla fine della fiera non ho ben capito il funzionamento del concorso in senso stretto; tuttavia ho fatto il mio bel concerto a Porcia e sono contento lo stesso.
Folk Bulletin – Parliamo di te e della tua musica: che strumento suoni, che genere musicale affronti, perché lo hai scelto, da cosa trai ispirazione?
Franco Presti – Il mio strumento è la chitarra acustica solista, nel senso che suono da solo musica per chitarra scritta e arrangiata da me; scrivo e suono da sempre e credo di aver scelto ben poco; suono (o cerco di suonare) quello che ho in mente.
Folk Bulletin – Da dove vieni e com’è, dalle tue parti, la situazione della musica dal vivo?
Franco Presti – Vengo da Catania e la situazione della musica dal vivo è tragica, piu o meno come in tutte le altre parti d’Italia, grazie alla sottocultura musicale regnante e grazie, di conseguenza, al bassissimo livello proposto dai vari talent.
Folk Bulletin – Qual è il tuo rapporto con la musica tradizionale e il territorio di provenienza?
Franco Presti – In realtà nella mia musica non c’è rapporto con la musica tradizionale della mia zona natia; credo che si avvicini di più all’America (Stati Uniti d’America, N.d.R.) in qualche modo.
Folk Bulletin – Hai già pubblicato dei dischi? Quali sono state le tue esperienze con il mondo discografico italiano?
Franco Presti – Ho pubblicato un disco nel dicembre 2016; prodotto in autonomia, non poteva essere diversamente; mi ha dato diverse opportunità di diffondere la mia musica. Le vendite ci sono, anche se poche, e in generale avvengono a fine concerto. Il web dal canto suo, attraverso attività promozionali sempre autonome, permette pure lui un po’ di vendite. Per il resto sono presente come musicista in diversi dischi di altri artisti. Il disco oggi è una sorta di biglietto da visita; ha di certo perso il fascino che aveva prima del digitale e prima del dilagare dell’ignoranza e del pressapochismo musicale.
Folk Bulletin – Torniamo a Suonare@Folkest: come ti sei trovato, cosa ricordi soprattutto di quella serata dedicata alle selezioni dal vivo? Come ti sei trovato a Folkest in Friuli?
Franco Presti – Io mi sono trovato benissimo principalmente perchè ho avuto un pubblico attento e desideroso di ricevere, durante il concerto. Sulle selezioni dal vivo… non saprei dire; come dicevo sopra non ho capito bene il meccanismo; io ho suonato a Porcia e se non ho capito male queste selezioni sono state fatte a Spilimbergo….
Le foto sono state scattate a Porcia (PN), nel corso di Folkest 2018 e sono di Anna Romanin.
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