di Gianni Giusti
I Muffx sono una band salentina che hanno fatto del prog la propria missione..
Questo è il loro quarto album e lo spunto è partito dall’omonimo romanzo, L’ora di tutti, pubblicato nel 1962 da Maria Corti, che tratta le vicende storiche dell’invasione turca a Otranto nel 1480.
Una sorta di folgorazione, come spiegano i quattro musicisti del gruppo: Andare indietro nel tempo di trent’anni, leggere il romanzo della Corti, appassionarsi alla storia, alla nostra storia e alle vicende ad essa connesse, usare gli strumenti musicali disponibili negli anni ’70 e le sonorità dell’epoca per scrivere la colonna sonora di un film mai uscito.
Quattro sono i lunghi brani, registrati in presa diretta proprio come si usava al tempo e pubblicati su vinile per giungere a un risultato finale volutamente filologico (se ci passate il termine), che compongono questo interessante lavoro discografico, che contiene anche alcune interessanti squarci poetici del turco Nazim Hikmet, messi in relazione con lo stato d’animo dei soldati turchi.
Una sorta di grande affresco con un gran bel suono d’insieme per questo valido quartetto formato da Luigi Bruno alla chitarra; Alberto Ria alla batteria; Mauro Tre alle tastiere con Farfisa, Rodhes, synth e Ilario Suppressa al basso.
Il disco è stato registrato interamente in presa diretta, come si è detto, al Go Down Studio a Savignano sul Rubicone (FC), mixato da Alberto Callegari all’Elfo Studio di Piacenza e masterizzato dal produttore Riccardo Rinaldi all’Ohm Guru Studio di Bologna.
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