di Felice Colussi
Questo giovane gruppo è formato musicisti piemontesi, a loro volta piuttosto giovani: si tratta di Francesco Cecco Cavallero alla ghironda e alla voce; Andrea Lopomo al bouzouki, banjo tenore e voce; Ilario Olivetti alle cornamuse, ai clarinetti, ai flauti, ai cori e Andrea Beltrando agli organetti diatonici, con la partecipazione di
Federico Elisabetta Chierico alle percussioni alpine; Roberto Bacchin al rullante e Laura Torterolo alla voce. Un disco, diciamolo subito, che si segnala per un suo suono generale decisamente fuori dalla modo imperante. Nel dilagare del bal folk degli ultimi anni, ormai un gruppo del Massiccio Centrale suona come uno di Bologna, uno di Klagenfurt come uno di Gent… un appiattimento che porta il folk verso una visione facilona e banale dove una gavotta suona come una manfrina, un kolo come un an-dro, un valzer svedese come uno della Filuzzi. Eh, no… signori miei, le cose non stanno proprio così. La bellezza del ballo popolare sta proprio nelle diversificazioni delle varie versioni. Qualcuno di voi dirà che sono concetti cari a noi un po’ più anziani, ma proprio dischi come questo giungono a suffragio della correttezza della nostra affermazione: ragazzi giovanissimi che suonano come i grandi gruppi francesi degli anni Settanta, La Bamboche, La Kinkerne e Malicorne in testa. Quindi vuol dire che hanno buone orecchie per ascoltare.
Il secondo, notevole punto a favore è che sono citate tutte le fonti dalle quali sono stati tratti i brani del disco (compresi gli informatori): questo non è poco di questi tempi, credeteci! Tutti trovano tutto su internet, riproducono senza preoccuparsi da dove vengano quelle musiche, chi le abbia tramandate, ricercate, riproposte. Un malvezzo molto italico, questo, bisogna dire. Nei dischi irlandesi, in effetti, è abbastanza comune trovare i riferimenti della provenienza delle varie musiche.
Questo è l’elenco dei brani contenuti in questo CD:
1. Ciamo scusa (trad), L’amore è… (Cavallero) – circolo
2. La femme d’un tambur (trad.), Polka di Quintino (trad.) – polka
3. La diana (trad.), Il profeta (Olivetti) – chapelloise
4. Gentil Galando (trad.), vals à Fleuret (trad.) – valzer
5. Courenta di Viù (trad.) – courenta
6. Chanson d’un buveur (trad.) – chapelloise
7. Mountava la marmitta (trad.), A la modde d’Archamoura (trad.) – bourree
8. Vilain d’Anglais (trad.) , L’aiga verd (Olivetti) – scottish
9. Dessur la fleur dalys (trad.) – valzer
10. Chanter boire et rire rire (trad.) – bourree
11. Brando a feu (trad.) – sbrando
12 Crepuscolar (Cavallero) – valzer
Ottimo prodotto, ben realizzato, ben registrato e soprattutto, con un gran bel suono d’insieme per una proposta musicale che si segnala come una delle più belle realizzazioni musicali per questo 2018.
Complimenti, Ballarù, ora ci mettiamo in attesa di un vostro secondo disco!
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