FOLKEST DISCHI DF54, 2006 – FOLK TRADIZIONALE/CAMPANIA
“Voci e strumenti della Campania infelix” è l’antologia di brani raccolti presso i portatori autentici della tradizione orale del Sannio beneventano, curata da iMusicalia, formazione sannita dall’attività quasi trentennale guidata da Amerigo e Marcello Ciervo. Le tracce sono state registrate in un periodo molto ampio compreso tra il 1981 ed il 2003 in diverse aree della provincia di Benevento: Castelpoto, Moiano, Circello e Colle Sannita, eterogenee dal punto di vista geografico (ValleVitulanese, Valle Caudina, Tammaro) ed economico-sociale. Inoltre, sono presenti 3 frammenti raccolti a Bonito, in provincia di Avellino, in una zona contigua al Beneventano. I brani sono stati raggruppati a seconda della funzionalità: canti di lavoro, canti d’amore, rituali, religiosi. Il CD fa parte della collana di studi storico-antropologici “Le risorse della memoria” e si pone come prima selezione organica di materiali sonori dell’area sannita prefiggendosi, tra le altre cose, l’obiettivo di documentare la specificità delle tradizioni delle zone interne rispetto al Napoletano ed alle aree costiere in generale. Ecco perché la Campania infelix si distingue dalla Campania Felix: le province interne hanno sempre sopportato un carico di fatica prima e di emigrazione poi. Tra zone “di polpa” e “d’osso” (nella definizione dell’economista e meridionalista Manlio Rossi Doria) va riconosciuta la diversità anche culturale, tra la prosperità delle aree costiere e la miseria e l’arretratezza dell’entroterra. Il lavoro di ricerca de iMusicalia fornisce un sostanzioso contributo mettendo in luce un copioso e vivo spaccato musicale tuttora dimenticato, offeso e negletto anche da parte di alcuni studiosi secondo i quali il Sannio non presenta un significativo patrimonio di tradizioni musicali. Invece, quale ricchezza e quale varietà di forme espressive si incontrano nella musica e nei testi di questa raccolta! I brani tratteggiano un contesto sociale che, per molti versi, non esiste più, o almeno non in questi termini: un ambito rurale legato alla pastorizia, al succedersi delle stagioni, alle operazioni colturali eseguite a mano, alla presenza di un “padrone” che controlla il lavoro nei campi. Attraverso queste 22 tracce iMusicalia ribadiscono il loro profondo radicamento nel territorio e forniscono un bel contributo al capitolo della memoria. A perfezionare questo pregevole e corposo lavoro sarebbe stata opportuna la presenza di commenti e traduzioni a fronte, ma confidiamo nel fatto che il CD costituisce il punto di partenza di un progetto sulla diffusione della cultura delle zone interne che gode del patrocinio della Regione Campania per sperare in sviluppi ulteriori del lavoro. In sintesi, con questo “scrigno” di preziosità in cui sono racchiuse le fonti delle tradizioni musicali di un’area circoscritta , “Voci e strumenti della Campania infelix” fornisce un bel contributo alla valorizzazione di un repertorio per molti versi ancora misconosciuto, nel panorama della musica popolare della Campania.
Carla Visca
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