Un intelligente lavoro di gruppo (produzione Dunya records, importazione Felmay e distribuzione Egea) ci permette di poter ascoltare alcuni imperdibili dischi per chi vuole conoscere la musica del continente asiatico.
Questo disco è dedicato al violino del Sud dell’India. Uno strumento che in queste zone si è diffuso in epoche relativamente recenti (da circa un secolo) arrivando a contendere la popolarità a strumenti più tradizionalmente radicati nel territorio.
Lalgudi G. Jayaraman, un violinista nato da una famiglia di musicisti del Tamil Nadu, riprende gli insegnamenti di Balaswamy Dikshitar (1786-1859), il primo artista che ha portato questo strumento nella musica indiana adattandolo a questa cultura con posizioni e posture tipiche, differenti da quelle occidentali (ad esempio è rigorosamente suonato da seduti).
Nel disco, dove Lalgudi suona con due figli al violino e con altri due musicisti al mridangam e alla kanjira, sono presentate per lo più le composizioni di Tyagaraja (1767-1847), un musicista riverito nell’India del Sud quasi alla stregua di un santo. Il suono risultante si caratterizza per un calore, una ricchezza di glissati e di sfumature timbriche notevoli. La musica carnatica, caratteristica di questa zona dell’India, non ha infatti brani musicali lunghi come nella musica del Nord: i musicisti muovendosi in spazi più ristretti devono saper esprimere la propria creatività attraverso tutti questi colori. Chi incuriosito dall’ascolto vorrà approfondire la conoscenza di questo genere troverà molto utile la lettura dell’esauriente libretto, caratteristica delle produzioni Dunya.
Tiziano Menduto
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