di Gianni Giusti
Dopo la prima serata al Teatro degli Arcimboldi di Milano, la Tedeschi Trucks Band, questa formidabile macchina da musica, è arrivata al Politeama Rossetti di Trieste. Ottima cornice, bel suono e la magica voce di Susan Tedeschi a scaldare gli animi da subito. Un inizio nel segno dell’album più recente, mentre Derek Trucks si propone senza indugi con il suo inconfondibile suono, un autentico marchio di fabbrica, potente e liquido al tempo stesso, dove blues, jazz e musica indiana si mescolano in maniera perfetta. Ottimo Mike Mattison con la sua voce piena di soul, che se ne esce con due super interpretazioni di Right On Time e la dylaniana Down In The Flood.
E che dire della sezione fiati? Vicina alla perfezione.
Bound For Glory è un’apoteosi dove hanno un grande risalto oltre alle voci anche le due batterie. Midnight In Harlem è poi una gemma da brividi. A quel punto il concerto è decollato a livelli altissimi e i nostri non sbagliano un colpo. Si mette in evidenza anche il tastierista Gabe Dixon, che sostituisce lo scomparso Kofi Burbridge.
E poi c’è Susan Tedeschi, che non è qui presente in quanto moglie di Derek, ma grazie alla sua perfetta adesione ai moduli musicali sudisti. Ascoltare per credere, una versione del brano di John Prine Angel From Montgomery accompagnata da basso, batteria e tastiere. Da lì in poi una lunga sfilza di esecuzioni una più significativa dell’altra, tra le quali ci restano nel cuore I Pity The Fool e I Want More. Un concerto serratissimo che riscalda il publico all’infinito, in attesa dei bis, che arrivano di gran carriera: Walk On Guilded Splinters di Dr. John e una versione indefinibile nella sua bellezza di Space Captain. Dobbiamo imparare a vivere insieme canta Susan incantando tutti ed è una festa finale perpubblico e musicisti. Uno dei gruppi più entusiasmanti, scusate se ripetiamo l’aggettivo, degli ultimi anni. Strepitosi!
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