A poco più di un anno dalla scomparsa dell’autore, esce questo volume che nel sottotitolo definisce i suoi ambiti: “Il lungo viaggio musicale di un suonatore controcorrente-Spunti, racconti, appunti e contrappunti…dagli anni Sessanta a oggi”. Se non andiamo errati, è la prima volta che un musicista folk italiano si racconta, ripercorrendo i tratti salienti della propria carriera artistica e della propria vita sociale. Aneddoti in maggior parte divertenti, che per noi amici di Alberto Cesa si venano di una profonda malinconia adesso che lui non c’è più. Un motivo in più per leggere questo libro. Nel mio caso particolare, poi, alcuni di questi episodi li ho condivisi, quindi la nostalgia si fa ancora più forte.
In realtà “Con la ghironda in spalla”, prima di essere il testamento politico-culturale di Alberto, avrebbe dovuto essere il primo di due libri con Cd realizzati per la celebrazione dei 35 anni di attività di Cantovivo. Il secondo, “Il canzoniere del Piemonte”, di prossima pubblicazione, è dedicato alla regione in cui principalmente Alberto ha ricercato e riproposto. Preziosi anche i documenti sonori raccolti dei due Cd: il primo “I fogli volanti” è una compilazione di brani tutti scritti da Alberto Cesa in occasione del 25° anniversario di Cantovivo, il secondo “Il canzoniere dei ribelli” è un’antologia di registrazioni effettuate fra il 1979 e il 2008 di canti di Resistenza, lotta, pace e libertà. “Più forte della morte” potrebbe essere il titolo che contrassegna questo corpus di opere (due libri piuttosto voluminosi e quattro Cd con decine di brani), che ci riconsegna, nella fresca memoria della sua attività intensa e militante, il profilo di un uomo che tanto ha dato alla musica e alla cultura popolare e nei confronti del quale il minimo che si può fare è provare una immensa gratitudine. Con la prefazione di Fausto Amodei, commossa e partecipata. Distribuzione in libreria a cura di Edt, acquisto on-line www.nota.it.
Roberto G. Sacchi
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