di Andrea Del Favero
Lastanzadigreta si presenta come un collettivo di cinque musicisti torinesi che scrive canzoni e sviluppa progetti culturali.
Creature selvagge, il loro primo lavoro, ha vinto la Targa Tenco per la miglior Opera Prima nel 2017.
Nel frattempo il gruppo ha lavorato su diverse produzioni teatrali e cinematografiche, non tralasciando il proprio ruolo chiave nel progetto JAM Sound School (www.altreartijam.com), musica bambina: un modo di fare e pensare la musica mettendosi in gioco, stupendosi, sapendo gioire, imparando a essere bambini permanenti, indipendentemente dall’età e sviluppando l’ascolto, l’interplay, la collaborazione.
La formazione che arriva alla realizzazione di questo secondo disco, è composta da Alan Brunetta alla marimba, vibraphonette, glockenspiel, percussioni, tastiere e voce; Leonardo Laviano alla voce, chitarre acustiche e percussioni; Flavio Rubatto alle percussioni, theremin, didjeridoo, tastiere, kalimba e voce; Umberto Poli alle chitarre elettriche, cigar box e voce; Jacopo Tomatis ai mandolini, synth, giocattoli e voce. Alla realizzazione del disco partecipano anche Archi e fiati della Filarmonica Teatro Regio Torino con Alessio Murgia al violino; Franco Mori alla viola; Amedeo Cicchese al violoncello; Atos Canestrelli al contrabbasso; Fabrizio Dindo al corno; Vincent Lepape al trombone.
Un lavoro che parte citando Munari e Rodari. Beh…, con riferimenti così decisi e importanti il rischio che la montagna partorisca il topolino è bello presente. I nostri eroi invece se la cavano alla grande, consegnandoci un disco dove a testi degni di segnalazione corrispondono melodie piacevoli e riconoscibili. perché se dal punto di vista della scrittura letteraria v’è più d’uno che se la cava in Italia, sull’aspetto musicale spesso crolla il palco. Piacevolezza qui non fa rima con banalità e riconoscibilità non vuol dire scimmiottare schemi del pop internazionale, come ormai d’uso nella stragrande maggioranza delle produzioni della musica leggera italiana (con risultati sempre abbondantemente sotto la media di sopravvivenza, come ampiamente sotto gli occhi e le orecchie di tutti).
Macchine inutili è un disco da ascoltare con attenzione, godendone le sfumature e cogliendo tutti i piccoli riferimenti disseminati qua e là. Un gran bel prodotto discografico, come s’usa dire, ma, finalmente, anche con una gran bella musica d’autore fatta con i piedi per terra, pur senza rinunciare a sognare.
Macchine inutili è una produzione La Contorsionista / Sciopero Records (con il fraterno supporto di Eugenio Merico e Paolo Enrico Archetti Maestri), insieme ad associazione culturale altreArti ed è stato realizzato con il sostegno del MiBACT e di SIAE nell’ambito del programma Per chi Crea.
Il CD e il vinile hanno le copertine diverse, piccolo vezzo…
Caldamente consigliato.
Artista | LASTANZA DI GRETA |
Titolo | Macchine inutili |
Label | La Contorsionista Sciopero Records ℗ 2020 La Contorsionista Distribuzione Self |
Supporto | CD e vinile |
Anno | 2020 |
Sito | www.altreartijam.com https://www.lastanzadigreta.com |
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