Una delle frasi, pronunciate non senza retorica, che si sente spesso in occasione di ricorrenze e celebrazioni è “chi non ha memoria del passato non ha futuro”, che fa il pari con “ chi non sa da dove viene non sa dove andare”.
Concetti di certo condivisibili, ma subito dopo ci si dovrebbe chiedere: “Chi racconta il passato? E chi lo racconta, ne riporta solo una parte o in modo completo? E poi, qual è la verità?” Esiste una verità obiettiva?
In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia non si contano le iniziative in ogni campo artistico e culturale per ricordare gli avvenimenti della storia unitaria del nostro Paese, ma ancora una volta è necessario discernere tra la storiografia ufficiale e il vissuto di milioni di persone, tra quanto si legge sui libri di storia e quanto scritto nelle cronache del tempo e nei racconti tramandati di generazione in generazione. Il canto, si può considerare un ottimo punto di riferimento.
La ricca ed ampia antologia di canti contenuti nei tre CD L’Italia nelle canzoni selezionati da Cesare Bermani con Clara Longhini e pubblicata da Ala Bianca ci racconta un’altra storia, un diverso percorso per conoscere fatti ed eventi.
Canzoni, ballate, a volte solo frammenti, custodite nella memoria di persone anziane, contadini, artigiani, operai, trasmessi oralmente di padre in figlio e che giacevano in una sorta di “limbo” culturale.
Un repertorio riemerso e fatto conoscere grazie al grande lavoro di ricerca condotto negli anni Sessanta da un gruppo di giovani raccolti intorno al Nuovo Canzoniere Italiano e all’Istituto Ernesto de Martino, coordinati da Gianni Bosio.
Canti che fecero scoprire un’altra Italia, basti solo pensare al clamore e allo “scandalo” dello spettacolo Bella Ciao presentato nel 1964 al festival dei Due Mondi di Spoleto, per comprendere la portata eversiva di queste canzoni. Si era celebrato da pochi anni il Centenario dell’Unità d’Italia e in quell’occasione furono proposti alcuni brani, che oggi si ritrovano in questa antologia insieme a molti altri, anch’essi successivamente pubblicati da I Dischi del Sole e in anni più recenti dalla stessa Ala Bianca.
Risorgimento, nascita del movimento anarchico, socialista, moti per il pane, le due guerre mondiali, l’antifascismo, la Resistenza, le lotte operaie e contadine del secondo dopoguerra, il ’68 e l’attualità di questo inizio millennio: ottantasei canzoni che ripercorrono i momenti più significativi dell’ultimo secolo e mezzo visti, vissuti e subiti dalle classi popolari.
Ecco allora la risposta alle domande iniziali: questa volta gli eventi sono narrati dalle classi subalterne attraverso il canto, un’ altra lettura della Storia e la verità ci viene proposta da quegli uomini e donne, anonimi, che hanno sperato, combattuto, sofferto e qualche volte vinto, ma senza enfasi, senza retorica.
Ma anche questa è solo una parte della storia, le canzoni presenti nella preziosa antologia sono state raccolte e registrate prevalentemente nel Nord Italia, mancano, e non certo per negligenza dei curatori, le voci del Sud. Un Sud conquistato, sottomesso, massacrato ed umiliato, al quale è stata negata anche la voce, il canto di denuncia, premessa per il proprio riscatto.
I 3 CD de L’Italia nelle canzoni sono lì, con tutta la loro attualità, a ricordare che dietro Garibaldi, Mazzini, Vittorio Emanuele II e condottieri vari c’era un popolo, o almeno una parte di esso, che ha saputo raccontarsi attraverso il canto e in modo autonomo sviluppare una propria coscienza.
MARI RIPAM ONTI dice
sono della provincia di lecco dove posso trovare questo cd “l’italia delle canzoni” grazi e saluti