Franco Dell’Amore, musicologo e organizzatore di eventi, da oltre trent’anni conduce studi e ricerche su documenti d’archivio e testimonianze orali. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi sulla storia musicale della Romagna. Nel 1990 per l’editore Forni di Bologna ha pubblicato il saggio “Taca Zaclèn. Le origini del ballo popolare in Romagna (1870-1915) nel repertorio di Carlo Brighi detto Zaclèn, dopo che nel 1988 sul quaderno n° 3 del Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna era stata pubblicata la sua relazione sul medesimo argomento alla giornata di studi dedicata a Il Ballo Liscio, alle origini di un fenomeno musicale e di costume .
Storia della musica da ballo romagnola 1870-1980, pubblicata a cura de“Liscio@museuM”, ICS Istituzione Cultura Savignano, Comune di Savignano sul Rubicone, con il patrocinio della Provincia di Forlì-Cesena e di Casadei Sonora, rappresenta l’ampliamento e il completamento del percorso di ricerca e documentazione iniziato con il saggio dedicato a Zaclèn. Oltre un secolo di storia vista attraverso la musica da ballo, ma che abbraccia tutta la società romagnola e non solo: mode, stili di vita, gusti, abitudini. Musicisti, interpreti, personaggi e protagonisti che dall’ambito locale sono diventati famosi e conosciuti nel mondo: primo fra tutti Secondo Casadei.
Un’ epopea che racconta di gente, di famiglie, di singole persone ed intere collettività nel passare delle generazioni e nella transizione verso la società
contemporanea.
Il libro, risultato di oltre vent’anni di ricerca, traccia una lunga storia che percorre più di un secolo, dai balli tradizionali staccati al formarsi di una nuova consuetudine popolare, quel genere di musica da ballo tipicamente romagnola definito poi impropriamente e genericamente liscio.
L’autore usa espressamente la definizione “musica da ballo romagnola” proprio per distinguerla dal liscio, ma anche dalla musica folcloristica.
Un repertorio che segna una rottura e una discontinuità con i balli popolari
della tradizione contadina del passato: monfrina, giga, saltarello,trescone ecc., per attingere direttamente ai balli dei borghesi, di ambiente aristocratico e colto.
Grazie a Carlo Brighi si aprirà una nuova e feconda stagione di musica da ballo: valzer, polca e mazurca si diffonderanno anche tra le masse popolari e piccolo borghesi attraverso la nascita delle balere, i “ e camaròn” e saranno i ritmi di ballo più in voga.
L’opera di Franco dell’Amore è ricca di immagini e locandine, vero e proprio album fotografico. Un viaggio iconografico che scandisce la trasformazione nel tempo delle orchestre da ballo. L’autore inoltre affronta anche aspetti attinenti alla musica romagnola come l’influenza del jazz e l’adozione di nuovi strumenti musicali oltre a violini, contrabbasso e clarinetto “in do”.
Alcuni capitoli sono dedicati ai compositori e alle orchestre, alle occasioni e luoghi del ballo e anche alla poesia dialettale, fino alla parabola discendente di questo tipo di musica.
“Storia della musica da ballo romagnola 1870-1980” è il secondo volume della collezione editoriale di” Liscio@museuM”, un centro di documentazione virtuale sulla memoria della musica e del ballo di coppia tradizionale in Romagna. Il Centro, inaugurato nel 2006, è nato dalla convinzione che sia necessario riprendere a ricercare e a riflettere sulla complessità storica recente e contemporanea, di un fenomeno su cui molto poco si è studiato e meditato.
In questi anni di attività ha realizzato molti progetti e per maggiori informazioni si più visitare il sito
www.lisciomuseum.it
Lascia un commento