FOLKCLUB ETHNOSUONI ES5350, 2006 – FOLK CONTEMPORANEO, PIEMONTE
Dopo aver acquistato il disco, e prima di ascoltarlo, è fondamentale leggere le venti righe che lo presentano, scritte giusto all’inizio del libretto, altrimenti si rischierebbe di avere una visione parziale o errata del contenuto. In questa breve introduzione, gli autori dichiarano che il disco vuole essere un omaggio allo spirito “goliardico e vitale che anima il nostro gruppo” e a come questo spirito abbia funzionato da collante di fronte alle mille disavventure (le “grane”, appunto) che possono capitare in anni e anni di concerti, fra Italia, Savoia, Catalogna, Belgio, Svizzera e Usa. Ecco che allora ha un senso la scelta stilistica di privilegiare l’immediatezza alla rarefazione, lo sberleffo alla riflessione, l’allegria alla meditazione. “In cerca di grane”, peraltro suonato e cantato con gagliarda irruenza, è disco che s’inserisce pienamente nel revival del suono “folk” degli anni Ottanta, che ancora tanti estimatori ha non solo in Italia, e quindi giustifica appieno il suo diritto di cittadinanza nel panorama di oggi, dove il folk pare aver preso strade più impegnative dal punto di vista degli arrangiamenti e delle composizioni: non una semplice operazione “nostalgia”, ma una fotografia efficace di un modo di vivere non solo la musica. A rendere ancora più vario e festoso il disco, la partecipazione di numerosi ospiti: l’intero gruppo corale dei Calagiubella e Sylvie Berger, Maurizio Verna e Eraldo Mania, rispettivamente alla voce, alla chitarra acustica e al basso tuba che vanno ad aggiungersi all’Ariondassa titolare: Lorenzo Boioli e Simone Boglia ai fiati, Rinaldo Doro all’organetto, Emanuela Bellis alla ghironda, Chacho Marchelli alla voce e Robert Amyot ai fiati, percussioni e voce. Il libretto allegato contiene inoltre interessanti note etnografiche sui brani del disco.
Roberto G. Sacchi
Lascia un commento