Piuttosto visionario fin dal titolo (“Una cascata di mandorle amare”), questo sesto album del chitarrista e compositore napoletano Riccardo Prencipe propone un ethno-pop di buona fattura, in cui la cura dei suoni e del loro insieme è seconda solo all’aspirazione, decisamente ambiziosa, di costruire un’atmosfera onirica e un po’ gotica intorno al tema della musica mediterranea, napoletana nello specifico. Progetto non facile ma decisamente compiuto, anche avvalendosi nella propria band di musicisti ben noti al nostro circuito come Alfredo Notarloberti (violinista de La Moresca) e Donatello Pisanello (Officina Zoè) o ospitando personaggi carismatici quale Walter Maioli (ex Aktuala). Circondato da molte voci e percussioni e contando su una forte collettività arrangiativa dei collaboratori, Riccardo Prencipe e le sue Corde Oblique ci consegnano un mondo irreale e fantastico di sicuro effetto. In alcuni momenti tendenzialmente ridondante e negazione assoluta del “less is more”, in altri si apre verso respiri più primitivi ed essenziali ed è in questi che più si fa apprezzare. www.cordeoblique.com .
Giacomo Sereni
Lascia un commento