Bert Jansch, fondatore dei Pentangle, è morto in una casa di cura di Hampstead (UK) all’età di 67 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro che lo affliggeva da tempo.
Il suo modo di suonare la chitarra, incantevole e al tempo stesso rivoluzionario e complesso, ha influenzato innumerevoli musicisti tra cui Johnny Marr degli Smiths, secondo il quale: “Egli ha completamente re-inventato la maniera di suonare la chitarra, creando uno stile proprio che resta tutt’oggi ineguagliato.”
Herbert Jansch era nato il 3 novembre del 1943 a Glasgow, da una famiglia originaria di Amburgo, ed era una figura di primo piano nell’ambito del folk revival britannico sin dagli anni Sessanta. Dal 1967 al 1973 ha fatto parte della band acustica dei Pentangle.
Ha ricevuto due premi alla carriera nei BBC Folk Awards, ha pubblicato ventitré album solisti, l’ultimo dei quali, “The Black Swan” del 2006, l’ha visto collaborare con Beth Orton, Devendra Banhart e suo figlio Adam Jansch, un canto del cigno che rimarrà nei nostri cuori.
Che dire di questa perdita che ci rattrista immensamente? Ci aiuteranno le liriche della sua “Crimson Moon”?
“È come un nuovo fiore di primavera
Che spunta per gioco, in un giorno grigio d’autunno
Illumina il giorno
Senza sapere che l’inverno sta arrivando”
alessandro nobis dice
L’avevo conosciuto nel 1998, a Verona nel suo unico concerto in quella zona. Grande musica, uomo disponibile e simpatico, in ottima forma. Ciao Bert!