WESTPACK MUSIC, 2006 (distr. Felmay) – FOLK CONTEMPORANEO/GRAN BRETAGNA
Anche se guardando la copertina non si è immediatamente catturati, quando però scorrono le prime note di “Rings of the time” si percepisce immediatamente d’essere di fronte ad un lavoro originale e, probabilmente seminale. Tutti e tredici i brani sono parte della tradizione britannica riarrangiati con stile ed originalità da questo ensemble di undici musicisti, premiati nel 2005 dalla Radio 2 della BBC come migliore gruppo folk dell’anno. Le riviste d’Oltremanica hanno speso parole importanti sul gruppo e sul disco, ritenendo che questo lavoro sia paragonabile al grande “Liege & Lief”, lavoro che scompaginò le carte del folk così come lo si conosceva fino a quel momento. Io direi che non siamo su quelle corde perché lì la magia era totale, profonda, inarrivabile la domanda su che cosa ha colpito così marcatamente la stampa specializzata inglese sorge più che spontanea per cercare di capire in che cosa i Bellowhead si ergono dal grande novero di i gruppi di musica popolare. La risposta è nell’uso di strumenti a fiato in chiave folk. Nei brani sono presenti, oltre che chitarra, batteria, violino, violoncello mandolino, banjo, saltarello e concertina, anche tromba, sassofono, tuba, tromba, trombone, glockenspiel, clarinetto basso e questi strumenti riescono a creare sonorità assolutamente nuove ed affascinanti per un repertorio legato a strumenti che non si erano mai avventurati su questi territori. L’album è corredato da un libretto di eccellente qualità, con le relative liriche ed esaurienti note storiografiche sugli autori dei vari, del contesto in cui erano inseriti, delle storie raccontate. Grazie a queste note è possibile contestualizzare i vari brani al fine di poterne apprezzare le sonorità e le storie raccontate raccordandole ad suono proposto ed, insieme, immaginandole suonate con gli strumenti con le quali furono composte e, in seguito, suonate per anni ed anni. Un esperimento ben riuscito, un lavoro che potrebbe, realmente, essere un esempio per altri musicisti e gruppi dell’area anglo-scoto-irlandese.
Rosario Pantaleo
Lascia un commento