FRAME EVENTS FE2004/1, 2004 – FOLK CONTEMPORANEO/GALLES-ITALIA
Francesco Benozzo, fra i non pochi musicisti italiani a subire la fascinazione della cultura celtica, è l’unico ad aver concentrato sul Galles (erroneamente considerato una sorta di parente povero di Irlanda, Scozia e Bretagna) la propria attenzione, raggiungendo in quel Paese anche una grande notorietà arrivando a incidere per la Sain Records e vincendo prestigiosi premi. Questo lavoro dell’arpista e cantante modenese, giunto in redazione con un ritardo che non ne pregiudica il significato, è dedicato alla celebrazione del “Libro di Taliesin”, manoscritto del XIII secolo che conserva testi in gallese antico attribuiti al bardo Taliesin, il primo fra i poeti di quel Paese, che formano anche la più antica raccolta di poemetti sapienziali, sciamanici e naturalistici di tutto il mondo occidentale. Alla sfida di metterli in musica, Benozzo non si avvicina nella perfetta solitudine cui ci hanno abituato le sue opere più recenti, ma si fa accompagnare da una band dai suoni contemporanei (Peter Busse alle percussioni etniche, Han al basso, Elwyn Williams alle tastiere e piccole percussioni) perché l’obiettivo di quest’opera non è la riproposta filologica quanto piuttosto un tentativo di reinterpretazione contemporanea, condotto spesso verso una chiave cantautorale che se da un lato ridimensiona l’aspetto mistico della loro origine, dall’altro conferisce attualità ai testi dell’antico poeta e lo fa con un gusto che, facendo sicuramente storcere il naso ai puristi, a noi invece piace e convince. Il libretto è austero ma completo, con i testi in gallese antico, inglese e italiano e una bella introduzione dello stesso Francesco, una poesia in cui tradisce il proprio amore per le epoche lontane, rudi certamente, ma con maggiori spazi per i sentimenti forti espressi da uoini più veri “invece degli esametri di Omero”.
Sergio Palumbo
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