Pensando ai Luf potremmo esordire tessendo le lodi dei precedenti e pregevoli “Ocio Ai Luf” e “Bala E Fa Balà”, ma ci vorrebbero almeno un paio di pagine della rivista solo per sviscerarne la vitalità espressiva per cui in questa sede mi limiterò a dare notizia dei due cd che da un po’ di giorni girano isul mio cd-player: ciò di cui stiamo ragionando è una sorta di antologia che raccoglie solchi dell’evoluzione del lavoro che Dario Canossi & his friends hanno messo insieme. Pagine & canzoni che raccontano una storia, la storia di una vita e di un tragitto scandagliato sul filo vermiglio della coerenza & della partecipazione; anni spesi a schierarsi e impegnarsi in prima persona in nome di ideali morali ed eticità altruista. Le loro genuine & impetuose sonorità nascono da un trascorso rock dalle increspature pop per approdare a un imprinting combact folk antagonista che richiama di sghimbescio i Pogues, i migliori M.C.R. o il contrabbandiere De Sfroos e i fiammeggianti Gang di Storie d’Italia, ma non sono per questo da considerarsi derivativi
In un mondo democratico & perfetto canzoni come “Me Soo Del Dudes” o come “Ramon” dovrebbero insegnarle a scuola, sono songs che enunciano nei loro versi ciò che libri interi non riescono a delineare né a progettare, ma che la gente sa riconoscere come parte della propria storia, come parte del proprio mondo.
A rendere particolarmente attraenti e trainanti i brani che i Lupi della Val Camonica ci fanno ascoltare in Peace&Luf è il feeling comunicativo che lega sonorità e liriche traboccanti di vitalità; se poi pensiamo che quello che abbiamo tra le mani è un elegante libro rilegato di cento pagine all’interno del quale potrete trovare due cd, il tutto all’equo prezzo politico di soli quindici euro, non possiamo fare a meno di rivolgere un ringraziamento all’Onnipotente per l’onestà e la tenacia con cui i Luf percorrono una strada che và al di fuori di ogni logica commerciale per dispensare le loro canzoni non addomesticate. Canzoni elargite da una presa di coscienza per le ingiustizie del mondo; canzoni schierate dalla parte giusta e consacrate dalle fiamme di una fiaccola folk che si alimenta e si sviluppa nei solchi dello spirito dell’eredità tramandataci dal quel maestro e guida spirituale che è Woody Guthrie.
Claudio Giuliani
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