La pip’a è un liuto a quattro corde tipico della Cina, antico di oltre duemila anni. Dapprima strumento d’insieme e poi solista, il suo è oggi uno dei suoni che più colpiscono l’occidente per le sue caratteristiche liriche e raffinate ma anche drammatiche e vigorose. Lingling Yu studia da quando aveva tre anni e ancora oggi, che è ormai saldamente considerata una delle migliori suonatrici viventi, non smette di frequentare i più anziani virtuosi dello strumento, con l’intento di non spezzare quel cordone ombelicale che la tiene legata ai depositari di questa antichissima arte. Musica fuori dal tempo, attuale ed ancestrale nello stesso modo, che Yu -capace di imprimere la sua forte personalità nel pieno rispetto della tradizione- esegue con tecnica e precisione ma soprattutto con grande carica emotiva. Suggestioni forti e al contempo eteree, grandi contrasti a partire dal titolo che, tradotto, significa più o meno Il Suono del Silenzio: un disco di rara bellezza che ha molto da insegnare a chi ama gli strumenti a corde ed è alla ricerca di qualcosa di insolito ma fortemente catturante, all’insegna del non banale e scontato.
Dario Levanti
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