Giunti alla loro terza registrazione, i sei giovani friulani hanno confezionato il loro prodotto sicuramente più maturo. In questo “Liende” (leggenda), l’equilibrio fra le suggestioni celtiche (che da sempre sono fonte d’ispirazione per il gruppo) e il percorso artistico di Flaviano Miani e compagni, profondamente radicato nella cultura friulana, trova la sua sintesi migliore. Questo non significa certamente che Nosisà diano l’impressione di aver esaurito il cammino in salita che si sono prefissati, cioè dire la loro nella scrittura e proposta di una nuova musica intimamente connessa alla propria cultura ma nello stesso tempo aperta alle contaminazioni di sensi e forme lontani nel tempo e nello spazio. Il disco ci dà infatti tuttora la sensazione di un work-in-progress in cui una certa effettistica e qualche semplificazione ritmico-armonica di troppo rischiano, qua e là, di rendere un po’ troppo perseguita la scorrevolezza del tutto a danno dello spessore dei contenuti. Ma sono fortunatamente ben più numerosi i momenti in cui la apprezzabile vena compositiva e la non banalità dei testi, fuse in un gradevole mix sostenuto dall’accresciuta capacità tecnica dei musicisti, ci invitano a proseguire l’ascolto con attenzione e divertimento. Arricchiscono il repertorio una cover dei Wolfstone e una suggestiva “L’astor al svole via”, ballata tratta da “Dove vola l’avvoltoio” di Italo Calvino.
Flaviano Miani (voce, tastiere e fiati), Paolo Mattotti (chitarre e voce), Gianluca Zanier (basso elettrico), Enrico Pierantonio Chiandetti (fisarmonica), Stefano Penta (violino), Giampietro Morsut (batteria e percussioni) hanno scritto questa “Liende” lo scorso anno e il successo che loro è arriso anche in terra spagnola è una conferma dei buoni risultati ottenuti. Il futuro potrebbe riservare (a loro e a noi) sorprese ancora migliori.
Roberto G. Sacchi
Nosisà – “Liende” (CD)
Folkest Dischi – DF11, 1999
Lascia un commento