Ascoltare Costel Nitescu come accompagnatore di Mandino Reinhardt o Marcel Loeffler, come solista nella formazione guidata da Tchavolo Schmitt o nel suo gruppo Arbat è un’emozione particolare. Violinista ancora giovane e talentuoso, sfida con questo disco il paragone diretto con uno dei più grandi, forse il più grande, violinista swing mai esistito, Stéphane Grappelli. Accompagnato da Yves Rousseau al contrabbasso, Antoine Hervier al pianoforte, Yoann Serra alla batteria e Adrien Moignard alla chitarra, Nitescu resuscita alcuni classici fra i più famosi di Grappelli e Reinhardt o più frequentemente elabora temi in perfetto stile che però non si limitano ad essere imitativi, ma anzi aggiungono il portato interiore del violinista e ci aprono la strada ad apprezzare anche la sua felice vena compositiva. La velocità, il virtuosismo, il rincorrersi veloce delle frasi musicali sono solo gli aspetti più apparenti dello swing, la superficie che lo rende affascinante per tutti. Ma più in profondità, dove risiede l’anima dello swing e anche questa musica trascinante diventa emozione pura, lì hanno accesso in pochi: Costel Nitescu è uno di questi fortunati, e lo siamo anche noi che lo possiamo ascoltare.
Giacomo Sereni
Nitescu, Costel – “Forever Swing – Grappelli Forever” (CD)
Le Chant du Monde – 274 1544, 2007
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