Nel terzo lavoro firmato Veillon hanno un’importanza fondamentale i 14 musicisti-amici che il flautista ha voluto attorno a sè. Ogni brano (19, per oltre un’ora di musica) è stato composto o interpretato pensando direttamente a un accompagnamento preciso, fornito in ordine sparso da Gildas Boclé (contrabbasso), Ed Boyd (chitarra), Alain Genty (basso fretless ed elettrico), André Maillet (ghironda), John-Joe Kelly (bodhran), Gilles Le Bigot (chitarra acustica e fretless), Jamie McMenemy (bouzuki), Dom Molard (percussioni, bodhran), Jacky Molard (chitarra 4 corde, mandolino, violino) , Thierry Moreau (violoncello), Kristen Noguès (elettroarpa), Philippe Ollivier (bandonéon), Jacques Pellen (chitarra a 6 e 12 corde), Soïg Sibéril (chitarra). Assente per una volta il chitarrista Yvon Riou, che ha accompagnato Veillon nelle due precedenti produzioni.
Musicista autodidatta a cui si deve l’introduzione del flauto traverso di legno nell’interpretazione della musica tradizionale bretone (esordio vent’anni fa, con il gruppo Galorn), avido di incontri e confronti, alla vigilia dei suoi 40 anni Veillon mantiene nel tempo un’invidiabile ispirazione e creatività , sia che si tratti di interpretare il patrimonio musicale bretone e irlandese, sia si tratti di arricchirlo con le sue composizioni (immancabili gli omaggi al suo Trégor natale) .
Con Er Pasker si danza bretone e irlandese, si balla Stella Splendens (inno mariano dal Llivre Vermeil de Monsterrat, XIV sec) su ritmo di hanter-dro, si ascolta e si medita (con il suo flauto Veillon trasmette tutto il pathos di una gwerz e la disperata malinconia di una poesia di Yann Sohier musicata da Stivell sul lontano Trema’n Inis), ci si tuffa di notte nella Manica a caccia di elfi marini (?!), ci si ritrova nella foresta amazzonica peruviana in una delle alzate di ingegno di un disco ricchissimo e completo che la direzione artistica di J. Molard ha mantenuto nell’ambito della sobrietà. Si aggiungano una melodia e un laridé spiritato a firma J.-L. Le Vallégant e un omaggio a Katrien Delavier, arpista irlandese morta recentemente, ed ecco fatta una delle produzioni bretoni imperdibili per il 1999.
Luca Pedrone
Veillon, Jean-Michel – “Er Pasker” (CD)
Coop Breizh – CD888, 1999
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