CLUB DE MUSIQUE, MRCD 0409, 2008 – CANZONE D’AUTORE/ITALIA
Paolo Bonfanti non ha bisogno di presentazioni, per lui parla la sua carriera di bluesman spesa sui palchi di tutta Italia e soprattutto i suoi dischi prodotti con l’illuminata etichetta aostana, Club De Musique. Nella sua carriera, ha però sempre coltivato l’ambizione di realizzare un disco in italiano o meglio un disco che incarnasse la sua italianità e la sua genovesità. Sicché se a molti sembrò un po’ strano che, qualche anno fa, Bonfanti avesse realizzato l’esperimento di un Ep tutto cantato in italiano (“Io non sono Io”, ndr), l’operazione non era altro che una sorta di warm up per un progetto più ampio che si è concretizzato con “Canzoni di Schiena”, disco che raccoglie otto brani cantati in italiano di cui uno è il blues in genovese che apre il disco ed in più trovano posto nel disco anche una cover degli Stormy Six e una traduzione di un brano di Leo Kottle. Ad aiutarlo in questo interessante progetto c’è ovviamente la sua band per l’occasione arricchita da Alex Valle (membro della band di Francesco De Gregori) e due ospiti speciali ovvero Roy Rogers e Vittorio De Scalzi. Apre il disco la soprendente “O Gh’è’n Piaxe!”, un blues alla Blind Lemon Jefferson cantato in genovese, seguono poi la torrida “Bob sull’Appennino” e la già nota “Jimmy e Maria”. Ottima la traduzione di “Jack Gets Up” di Leo Kottle ma ancor di più piacciono “Qui non ci voglio più stare” e “Cosa Danno”, entrambe caratterizzate da testi interessanti. Chiude il disco “Dove A L’è”, evocativo e poetico brano in genovese scritto insieme a Vittorio De Scalzi che impreziosisce duettando con Bonfanti e suonando l’organo hammond. Insomma “Canzoni di Schiena” è qualcosa di più che un progetto a se stante, ma è una ulteriore dimostrazione dell’eclettismo musicale di Bonfanti e soprattutto è l’occasione per scoprirne tratti poco noti, come quello di cantautore in italiano, il tutto ovviamente condito dalla sua passione per il blues.
Salvatore Esposito
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