Inventare generi è ormai una delle principali missioni di un recensore. Elettro-world in sé significa poco ma racconta del tentativo di fondere magmaticamente timbriche elettroniche ed etniche in un tutt’uno che – recita il foglio di presentazione – dalla musica world sfuma nel rock e nel drum&bass. Su cosa tutto questo mosaico di sfumature significhi e a cosa porti val la pena di riflettere. Sicuramente porta ad una strada che è al limite con gli interessi, già di per sé estesi, dello spazio di cui il giornale vuole e può occuparsi. Anche se tracciare i limiti del mondo world-folk-trad sia compito impervio, un progetto dove l’elettronica diventa predominante e non sembra trovare nuove strade, nuove scorciatoie a strumenti già ipersfruttati (sitar, saz, sarod e tabla), ci porta in luoghi per noi faticosi e poco interessanti. Per il resto, in queste sonorità jungle piene di energia danzereccia (no, non danze tradizionali) e percussiva progettate e condotte dal lavoro di Francesco Landucci, si può sentire ogni tanto, prima di perdersi nel magma di cui sopra, la voce della cantante italo greca Marina Mulopulos.
Tiziano Menduto
Tilak – “The Incredible Export-Guru” (CD)
Ethnoworld – ELCD205, 2005
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