C’è una particolarità che caratterizza questa formazione nel panorama dei quartetti che proseguono la celebre tradizione del canto a tenore, massima espressione della polivocalità sarda: quella di essere particolarmente attenti ai testi dei brani interpretati, che infatti sono tratti da opere dei maggiori poeti sardi contemporanei (Peppino Mereu e Remundu Piras). Il canto diviene quindi non soltanto ambasciatore di un modo consolidato e particolare di fare musica ma portatore di valori socio-culturali di grande significato (peccato però che nell’elegante digipack non sia prevista la loro esplicitazione attraverso la pubblicazione di opportuni testi tradotti). Non è però l’unica caratteristica che distingue Oniferi da altri: la presenza di Elena Ledda impegnata nell’interpretazione di alcuni “muttos” è il segno di una volontà, pur rispettosa della tradizione, di innovare e sperimentare nel solco di una consuetudine e nel nome della qualità. Più di un motivo, quindi, di consigliare l’acquisto di questo disco, che ci fa conoscere un insieme dalle grandi doti espressive e che non si ferma alla semplice riproposta ma ha energia creativa sufficiente per proporre intelligenti innovazioni.
Dario Levanti
Tenore de Oniferi, San Gavino – “E Prite Tottu Custu” (CD)
Dunya – FY8118, 2006
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