WARNER 5051011-0018-2-6, 2005 (ristampa) – FOLK TRADIZIONALE/TOSCANA
Riunite in un unico doppio Cd e opportunamente rimasterizzate, le registrazioni che la grande interprete e ricercatrice toscana effettuò per l’etichetta Cetra negli anni Settanta vengono nuovamente immesse sul mercato. Dilungarsi a raccontare in poche righe chi è e cosa ha rappresentato Caterina Bueno per il folk italiano (basti pensare che perfino lo scontroso Francesco De Gregori, che soggiornò giovanissimo a casa sua per un certo periodo, le ha dedicato una canzone) sarebbe inutilmente complesso, dai tempi di quando faceva ricerca (la chiamavano la raccattacanzoni) girando in lungo e in largo tutta la Toscana con la sua già vecchia Cinquecento bianca fino agli spettacoli “Bella Ciao” e “Ci ragiono e canto” e poi nel corso degli anni fino a oggi. È davvero commovente risentire la sua voce di trent’anni fa impegnata in stornelli e dispetti, canti anarchici e di lavoro, di carcere, d’osteria e d’emigrazione, contrasti e ninne-nanne. Una voce che già allora interpretava, pur nel pieno rispetto delle voci originali registrate direttamente dalla gente, senza cercare uno sterile ricalco stilistico e per questa abilità riusciva, come riesce tuttora, a parlare direttamente al cuore, anche se la voce intensa e calda che qui possiamo ascoltare non è più inevitabilmente la stessa. Sappiamo che Caterina ha particolarmente gradito la distribuzione di queste ristampe e lo ha affermato in alcune interviste: speriamo che altrettanto gradite siano agli appassionati meno che cinquantenni, che non perdano l’occasione di arricchire la propria discoteca con tre dischi forse, a loro modo, irripetibili. Anche perché, stranamente trattandosi di ristampa, il libretto di 32 pagine è ricco e presenta tutti i testi dei vinili originali, compresa l’introduzione “d’epoca” di Ermanno Gargani.
Sergio Palumbo
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