Ispirato da un antico mito –cantato anche da Lorenzo il Magnifico- che vede la ninfa Ambra trasformata in roccia per poter essere abbracciata dal fiume Ombrone fatto ghiaccio, questo concept-album del gruppo guidato da Cesare Guasconi racchiude in sé la summa della proposta stilistica andata elaborandosi in quindici anni di carriera e trova la sua definizione più compiuta. Lo ammettiamo in tutta onestà: nelle sue prime opere discografiche (“Mulier Mala”, “Amors”) l’insieme toscano non ci ha mai affascinato particolarmente. Nella sua ricerca stilistica, condotta sempre a cavallo fra tradizione e classicità, fra colto e popolare, ci è risultato spesso un po’ lezioso e distaccato; “Città Sottili”, opera precedente di quasi cinque anni fa, si è rivelato a nostro giudizio un vero e proprio salto di qualità, il cui successo internazionale di critica deve aver convinto InChanto a orientare la propria dimensione ideale verso le atmosfere sognanti del mito, dove la dicotomia colto-popolare può sciogliersi e generare nuova linfa musicale, originale e stimolante all’ascolto. Così è anche, e ancor di più se vogliamo, in questo “Le stanze di Ambra”, dotato di una felice unitarietà d’ispirazione, evocatrice di mondi irreali attraverso melodie delicate e armonie emozionali. La voce di Michela Scarpini; gli aerofoni di Giampiero Allegro; il violino di Franco Barbucci; le corde di Marco Del Bigo; la ghironda e il synth, l’harmonium e il dulcimer di Cesare Guasconi (con il rinforzo delle percussioni di Ettore Bonafè, le uillean pipes di Massimo Giuntini, il violoncello di Michele Sanchini, il contrabbasso di Franco Fabbrini e la voce recitante di Paola Lambardi): un insieme di tutto rispetto per interpretare composizioni originali (le musiche sono tutte di Cesare Guasconi, come pure gran parte degli arrangiamenti) di buona efficacia, capaci di ispirare più di una riflessione sul felice momento che sta attraversando la negletta musica “di qualità” in Italia, lontano dai vuoti lustrini di Sanremo e dalle dinamiche incomprensibili dei televoto. A completare la riuscita dell’opera, una preziosa confezione nello stile della RadiciMusicRecords, autentico valore aggiunto al Cd, fra i migliori usciti nello scorso anno nel nostro Paese e forse non solo.
www.inchanto.orgwww.radicimusicrecords.it
Roberto G. Sacchi
InChanto – “Le Stanze di Ambra” (CD)
RadiciMusicRecords – RMR 136, 2011
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