L’ultimo lavoro del salentino Dario Muci ha un nome essenziale: Sulu. Costituito da un CD e da un piccolo volume, raccoglie i contributi scritti di musicisti, giornalisti, scrittori, docenti e ricercatori e dello stesso Muci. I testi delle canzoni in salentino tradotti in italiano e in inglese completano il libretto.
Dario Muci racconta il Sud Italia, parla del suo Salento attraverso i problemi che lo affliggono da sempre: lavoro nero, emigrazione, abusivismo, clientele, malavita. I suoi sono canti di denuncia, di protesta, in tal senso rinnovando una delle funzioni principali, necessarie della canzone popolare.
Nove brani dalla struttura molto semplice, “quanto basta per arrivare al cuore della gente e renderla partecipe” – sono parole dello stesso Muci-: accanto alle sue composizioni Tre doni, Il mio Sud, la ninnananna Jundulu di mare, nel CD troviamo due canzoni del cantastorie siciliano Pino Veneziano La ballata di li porci e Soccu vonnu. Il brano “classico” Quistione meridionale di Rina e Daniele Durante, affianca canti poco conosciuti della tradizione salentina Lu tristu furese, Canto di carcere, L’America. I testi trasudano passione, impegno civile, ma anche disincanto.
Ne Il mio Sud Muci descrive la gente “dissanguata e imbambolata dallo Stato, precari illusi… corrotti dello Stato”. Descrive il territorio: “spiagge libere che appartengono a privati… terre abbandonate, coste deturpate dal cemento e per le facili concessioni con i permessi dello Stato”.
Sulu, l’efficace, stringato titolo del CD, forse è ispirato alla solitudine del lavoratore sfruttato soprattutto se extracomunitario, ma solo è rimasto anche l’uomo che ha il coraggio di denunciare e solo, probabilmente, si vuole che rimanga ancora il Sud Italia.
La voce di Dario Muci, a momenti amara e rabbiosa, a volte ironica, è sempre dolce e calda e viene validamente sostenuta dall’acustica di diversi, ottimi strumentisti che arricchiscono, alternandosi, i brani: Giovanni De Palma e Valerio Daniele alla chitarra acustica, Mauro Semeraro al violino, Rocco Nigro alla fisarmonica, Marco Bardoscia al contrabbasso, Paolo Rocca la clarinetto basso, Fiore Benigni all’organetto, Emanuele Licci, Attilio Turrisi e Sefano Calò alla chitarra classica, Marco Tuma all’armonica, Angela Così all’arpa, Emanuele Licci e Raffaella Aprile alla voce, ancora Valerio Daniele al tar, rumori, kazoo, glockenspiel. Sono interventi che realizzano un lavoro misurato di fine cesello immettendo anche, in alcuni momenti, minuti inserti jazz.
Carla Visca
Muci, Dario – “Sulu” (Libro+CD)
Anima Mundi Kurumuny edizioni, 2011
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