GREENTRAX CDTRAX 187, 1999 – SCOZIA/FOLK PROGRESSIVO
Con la propria raccolta del 1816 di arie e melodie delle Highlands e delle Isole, Captain Simon Fraser (1773-1852) lasciò una vera e propria eredità alla musica celtica, destinata a durare sino ai giorni nostri. Allievo violinista di Nathaniel Gow e tipico esponente della musica scozzese del tempo, autore anche di alcuni pezzi originali, è importante e giustamente famoso per i 235 brani che compongono la Raccolta, in massima parte appresa direttamente dal canto del padre e del nonno. Erano le songs dei bardi della dominazione gaelica scozzese, comprese quelle delle rivolte Giacobite (anche se in occasione della loro pubblicazione, per il clima politico dell’epoca, Fraser fu costretto a tagliare i testi).
Andata letteralmente esaurita nella prima edizione, l’opera si rivelò ben presto una vera e propria rovina finanziaria, allorché Fraser si fece convincere ad investire in una faraonica ristampa in migliaia di esemplari, destinati ad America ed India, dove però già dominavano il mercato le copie pirata della Collection.
L’odierna raccolta è invece il frutto di uno dei programmi dell’Highland Music Festival dello scorso anno, ripreso anche dalla BBC Radio Scotland. Per l’occasione, i brani sono ricongiunti con i testi gaelici originali, in una versione piuttosto fedele, anche se con un range di stili ed arrangiamenti differenti, che dovrebbero farne apprezzare l’efficacia anche ai non addetti ai lavori. Ad eseguire i brani, per metà cantati (in gaelico, ovviamente), una band comprendente Jonny Hardie (violino e chitarra), Alyth McCornack (al canto), Rory Campbell (cornamusa, flauti, canto) e Brian MacAlpine (piano e tastiere), con qualche ulteriore contributo da Eilidh Martin (cello) e Aidan O’Rourke (violino).
I pezzi eseguiti sono ormai patrimonio comune di tutto il mondo musicale celtico e risulteranno – almeno in parte – straconosciuti ai più, magari con qualche altra intitolazione. Questo disco eccellente, sempre trascinante, spesso entusiasmante, tecnicamente ineccepibile (Jonny Hardie vince la …scommessa con la Storia, ne sentiremo riparlare a breve), costruisce con successo un ideale ponte tra passato e presente. Detto delle liriche (riprodotte nella sola versione in gaelico in un insolitamente povero booklet allegato – le traduzioni in Inglese possono comunque essere direttamente richieste alla Greentrax), ‘The Captain’s Collection’ è uno dei dischi migliori, oltre che più importanti, uscito negli ultimi tempi.
Roberto Covallero
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