MODAL MPJ 111012, 1999 – CORSICA/FOLK TRADIZIONALE
‘L’Anticu Cantu’, recita il sottotitolo di questa recente uscita dell’autorevole etichetta francese Modal. Ne è assoluta protagonista la voce bella e forte di Mighela Cesari, che intende cantare – come ci informano le riuscite note di copertina di Paolo Scarnecchia, direttore del Festival Ittiritmi di Sardegna – del costante sentimento della perdita. Tanto da identificare nel lamento (invocazione, compianto, preghiera, esortazione) il tratto comune di quest’opera, suddivisa in 16 tracce vocali. Attraverso nanne, lamenti, voceri, sàtare, questa importante rappresentante della musica corsa, giunta ormai al sesto disco a nome proprio (tra i quali il primo volume di ‘U Cantu Prufondu’), intende tramandare il patrimonio più autentico della malinconica tradizione isolana.
Solo alcune delle tracce sono per voce sola. Nella generalità dei casi l’accompagna Mighele Raffaelli, personaggio assai noto negli ambienti culturali corsi: autore, compositore, scenografo, produttore, qui musicista a chitarre e soprattutto all’amata cetara, di cui egli da tempo promuove la riscoperta anche come legame con gli altri popoli e le altre tradizioni del Mediterraneo. Anche i suoi accompagnamenti, evocativi e drammatici, accentuano l’approccio programmaticamente riflessivo dell’opera, dove il ‘canto profondo’ è infine quello che proviene dal ‘profondo del cuore’, trasformando una tradizione vocale in una sorta di poesia popolare musicata.
Il buon libretto accluso al CD facilita l’interpretazione delle liriche, grazie alla doppia versione in lingua corsa e francese, e ad un commento – brano per brano – che è anche in Inglese. Il disco, ancorché suggestivo e raccomandabile a chi non possieda nulla della considerevole tradizione dell’Isola in questione, non è certamente facile per il neofita ed è da assaporare a piccole dosi, valido soprattutto sotto il profilo documentaristico.
Giorgio Bravo
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