E sono dieci! Les Grimaldines, il Festival delle Musiche del Mondo di Grimaud, il borgo medievale sul Golfo di Saint-Tropez, è arrivato così alla sua decima edizione, con quattro serate dedicate rispettivamente alla Giamaica (con il gruppo The Skatalites), agli Stati Uniti (con la grande voce di Dee Dee Bridgewater, sicuramente il punto più alto di quest’anno, sia per la notorietà del personaggio, sia per qualità artistica), il Brasile (con il Trio Esperança) e, infine, l’Africa (con l’ensemble percussivo di Les Tambours de Brazza).
La quinta serata, quella a cui abbiamo potuto assistere, è caduta alla vigilia della festa dell’Assunzione, e quindi, come tradizionalmente avviene se l’apertura del festival è in programma il 14 luglio o alla sua vigilia, anche il concerto finale dell’edizione 2012 è stato gratuito e non si è svolto nella consueta cornice del Castello, bensì nella Place Neuve di Grimaud.
Naturalmente il concerto principale è stato preceduto da una serie di spettacoli e concerti che hanno animato le vie e le piazze del villaggio.
Quest’anno la scelta del direttore artistico Yann Causse, con cui abbiamo realizzato un’intervista che pubblicheremo prossimamente, è caduta su un programma piuttosto nutrito, in grado di “impressionare” occhi e orecchie del pubblico.
Abbiamo così seguito per le stradine di Grimaud i Bois et Vents, provenienti dalla regione di Languedoc-Roussillon, un duo che utilizza uno strumento che profuma di nostalgia (qualcuno ricorda Guido Gozzano?), ovvero l’organetto di Barberia accompagnato da sax baritono e clarinetto, Les Farfadets, divertenti musicisti e saltimbanchi di Clermont Ferrand, che hanno catturato immediatamente l’attenzione dei bambini, e La Nouvelle Collection, quattro musicisti veramente bravi (due saxofonisti, un chitarrista e un percussionista) con un repertorio molto “swingante”.
Ma i piatti forti della serata sono stati offerti da due gruppi, ai quali, oltre alla tradizionale sfilata, è stato riservato uno spazio più ampio nelle due piazze principali del paese.
Il primo è stato quello di Les Tambours de TRANSE EXPRESS, potente ensemble di percussionisti, che hanno dato vita a un minishow molto intenso, che ha fatto letteralmente fuoco e fiamme, mentre i musicisti, percuotendo dei grossi bidoni di latta, creavano un ritmo ripetitivo e automatico, che trascinava e sconvolgeva il cuore e i sensi degli spettatori.
Molto più tranquillo, ma di grande suggestione, la pièce “Rêve d’Herbert” della Compagnie des Quidames, proveniente da Etrez, piccolo villaggio nel dipartimento dell’Ain, nella regione di Rohne-Alpes, ensemble fondato nel lontano 1994, che ha portato in più quaranta paesi del mondo i suoi spettacoli, che fondono magicamente teatro, danza, musica, arte circense…
A concludere la decima edizione delle Grimaldines un trio francese (accordeon, chitarra elettrica e batteria): Les Castafiores. Tecnicamente molto validi, hanno proposto un programma sul filo dell’ironia e dell’autoironia, eseguendo, oltre a brani di loro composizione, una serie di cover di pezzi celebri, internazionali e francesi: abbiamo riconosciuto fra i molti pezzi Michael Jackson, Depeche Mode, Joe Dassin, The Doors, Hugues Aufray e, addirittura, un medley di sigle televisive tratte da serie di disegni animati molto popolari. Che dire? Un concerto sicuramente godibile e molto divertente per un pubblico di lingua francese, un po’ meno per chi, come il sottoscritto, lo mastica poco, e un quanto meno “tangenziale” rispetto alla linea musicale del festival, che resta comunque l’evento musicalmente più importante, almeno per quanto riguarda il genere che seguiamo, di tutta la regione. Quindi… lunga vita alle Grimaldines, almeno per altri 10 anni!
PAOLO ZARA
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