Il titolo in siciliano significa: “Italia, guarda” ed è “un invito ad aprire gli occhi per ammirare, stupirsi, ma soprattutto per prendere coscienza della realtà e risvegliarsi dal sonno” (come recitano le note di accompagnamento al disco). Il cantautore siciliano Mario Incudine si è cimentato in precedenza con il tema dell’emigrazione (Anime migranti), poi ha affrontato il tema dell’unità d’Italia (Beddu Garibbardi), ora con questo disco offre un progetto originale composto da tredici brani originali giovandosi della direzione artistica di Mario Saroglia e Kaballà. I suoni tipicamente mediterranei del suo gruppo gli servono per affrontare le tragedie e i soprusi di cui è costellata la storia di questo Paese. Si va dalla tragedia degli immigrati, a quella del racket mafioso, alla farsa del ponte sullo stretto di Messina. Di particolare pregio ci è parsa Escusè muà pur mon franzè, il toccante ritratto di un sopravvissuto al crollo della miniera belga di Marcinelle, avvenuta l’otto agosto del 1956. Costui racconta di essere stato costretto dal dolore e dalla vergogna per essere sopravvissuto alla morte dei suoi compagni a fuggire lasciando così all’improvviso la sua innamorata belga.
Tito Saffioti
Incudine, Mario – “Italia-talìa” (CD)
Art Show Records – EmArcy, 2012
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