“Bona crianza” è l’ultimo, espressivo lavoro di Enza Pagliara, una delle più note e affermate voci della riscoperta della tradizione salentina. Si tratta di un CD importante e maturo al quale certamente contribuisce la lunga esperienza di Enza nell’attività svolta come solista e in formazione con le Assurd, il quartetto di voci femminili che – ognuna diversa dall’altra- si amalgamano in un ensemble originale e raffinato che interpreta in modo unico la musica del sud Italia.
Contribuisce grandemente a questo lavoro la voce della Pagliara, dal timbro eclettico, deciso e passionale che le consente di interpretare in modo duttile ed efficace brani tra loro molto diversi. Le tinte che Enza pennella sulle undici tracce di questo CD sono ben cariche ma, in alcuni casi, anche delicate. La Pagliara interpreta ballate (“Le tre sorelle”, “Vorrei volare”), stornelli (“Vitti doi rose”), pizziche (la “Pizzica di San Marzano” che si chiude con una suggestiva coda per fisarmonica e violoncello), classici brani in griko (“Kali nifta”), canta pezzi della tradizione o, anche, di sua composizione. Tra questi ultimi “Bona crianza”, ispirato agli stilemi della musica salentina, “Pizzica macaria” composto insieme a Redi Hasa – uno dei brani più suggestivi del CD insieme al tradizionale “To to to”-, “Sagne e cozze”, il racconto di una strana vicenda venata di ironia.
A queste solide basi, infine, contribuisce la valida band che la ha accompagnata in questo lavoro, e che apporta un valore sensibile grazie agli arrangiamenti ricchi e dal potente impasto sonoro. Tutti gli strumenti e la voce di Enza sono pienamente valorizzati. Alcuni arrangiamenti sono energici e rumorosi grazie agli strumenti della fanfara, altri molto tenui e raffinati. I formidabili interpreti della parte musicale sono i suoi collaboratori storici Antongiulio Galeandro (fisarmonica) –che è anche il direttore musicale di questo progetto-, Gianluca Longo (plettri), Redi Hasa (violoncello), la stessa Pagliara (tamburello) a cui si sono aggiunti in questo CD Mario Grassi (percussioni), Giorgio Distante (tromba) e Alessio Anzivino (tuba). Ospiti Claudio Cavallo Giagnotti con il quale la Pagliara duetta in “Kali nifta”, Claudia De Ventura alla voce e organetto in “Vitti doi rose”, Franco Angiulo al trombone e Giorgia Santoro all’ottavino in “Quindici anni”.
Il viaggio musicale di “Bona crianza” parte dal Salento, in cui è fortemente radicato, e spicca il volo per approdare a un approccio di impostazione world sganciandosi in parte dalla tradizione filologicamente intesa per guadagnare in forza emotiva.
Un ottimo CD, dai colori e dai sapori autentici e forti come quelli della collana di diavulicchi che adorna la Pagliara nella foto di copertina, un CD che vola alto.
La consueta veste cartonata, contenente un booklet con i testi in dialetto, tradotti in italiano e in inglese, completa accuratamente il lavoro.
Carla Visca
Pagliara, Enza – “Bona Crianza” (CD)
Anima Mundi Edizioni – AM23, 2012
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