La PIVA EMILIANA è una cornamusa di tipo europeo occidentale diffusa nell’Appennino piacentino-parmense fino agli anni ‘40. Nell’area compresa tra Bobbio (PC) e Montecchio (RE) ne sono state rinvenute complessivamente 18, complete o ridotte a pochi frammenti. L’uso che ne veniva fatto era vario ma in prevalenza era di accompagnamento per il ballo nelle feste di paese.
Questo numero de’ : LA PIVA DAL CARNER, curato da Bruno Grulli, è interamente dedicato alla descrizione di quelle 18 pive.
Nella introduzione il curatore elenca i reperti, ne traccia brevemente la loro storia e, secondo una ipotesi già avanzata nel 1984 sulla rivista MODAL/5, ribadisce la diversificazione dello strumento in tre stili corrispondenti alle valli del Trebbia/Nure, del Ceno/Taro e del Parma.
Seguono le schede che con disegni accuratissimi, fotografie dei singoli pezzi e note apposite descrivono i vari esemplari. Gli appunti, le foto, i rilievi ed i disegni derivano da ricerche sul territorio svolte in anni di lavoro.
Al testo sono abbinate le foto dei suonatori delle pive descritte ed alcune altre foto d‘epoca inedite e sorprendenti.
L’importanza del lavoro coordinato da Bruno Grulli in collaborazione con Ferdinando Gatti, Paolo Simonazzi, Luca Magnani e Franco Calanca sta nel fatto che per la prima volta vengono elencati, descritti e messi a confronto, seppur virtuale, tutti gli esemplari di piva emiliana oggi conosciuti.
L’opuscolo di ben 56 pagine è diffuso solo per posta elettronica; alcune sue copie cartacee sono depositate presso le biblioteche.
Consulta qui la copia gratuita in formato PDF —–> pdc74.LE 18 PIVE EMILIANE SUPERSTITI
Lascia un commento