Nato nel 2007 dall’incontro tra Alessia Tondo, Carla Petrachi ed Emanuela Gabrieli, tre giovani cantanti salentine, il progetto Triace ha avuto come spina dorsale l’idea di dare vita ad un percorso di ricerca e sperimentazione su nuove sonorità, il tutto partendo dalla musica tradizionale e la polifonia. Del 2008 è il loro disco di debutto, Sebben Che Siamo Donne”, pubblicato con l’etichetta salentina Anima Mundi, che metteva già molto bene in luce la loro idea di fare musica. All’epoca per niente scontata ci sembrò l’idea di dare vita ad un parallelo tra le tabacchine del Salento e le Mondine, incrociando due repertori accomunati dalla lotta delle donne contro i soprusi padronali e che hanno contribuito a trasformare l’identità femminile in Italia. Le ritroviamo oggi alle prese con Incanti e Tradimenti, il loro secondo disco, prodotto da Elena Ledda, alla sua prima esperienza come produttrice e nel quale al fianco delle tre salentine terribili, troviamo il talentuoso Marco Rollo, che si destreggia tra il pianoforte e le alchimie sonore della programmazione elettronica. Di alto livello sono anche gli altri musicisti che hanno partecipato alla realizzazione del disco, da Michele Palmas a Silvano Lobina che ha curato gli arrangiamenti, fino ai vari ospiti come Paolo Fresu, Marcello Peghin, Mauro Palmas, e Maurizio Geri. Rispetto al disco precedente la ricerca sonora di Emanuela, Alessia e Carla sembra aver spostato molto più avanti il suo confine, e così la tradizione salentina si trasforma il una sorta di trampolino di lancio verso l’uso sempre più sperimentale di tecniche vocali, armonizzazioni, e dialoghi tra le voci. Ad aprire il disco è la trascinante pizzica Incanti cantata in modo magistrale dalle tre che si divertono nel giocare a rincorrersi e ad incrociare le loro voci. L’elettronica di Marco Rollo entra alla grande nella linea melodica della filastrocca Pinguli Pinguli, la cui prima versione presente in Sebben Che Siamo Donne è stata una sorta di palestra verso questa nuova fase delle Triace. Che si passa poi allo smooth jazz del canto di lavoro La Tabaccara, a cui segue la spettacolare Tradimenti e quel gioiellino che è Lu sceccareddhu ’mbriacu di Domenico Modugno riletta per voci, piano ed elettronica. Vertice del disco è però la splendida Féminas in cui alle tre voci salentine si aggiunge il canto magnifico di Elena Ledda, in un dialogo tra Salento e Sardegna guidato dalle chitarre di Mauro Palmas e Marcello Peghin. Particolarmente riuscito poi è l’esperimento che vede Alessia Tondo, Emanuela Gabrieli e Carla Petrachi, alle prese con tre ninna nanne di propria composizione con la complicità di Marco Rollo, così brillano Dondidondi, Ninna Nanna in cui spicca la tromba di Paolo Fresu e Duermi Duermi. Completano il disco la pizzica Beddrhu L’Amore, Core Te Lu Core con la chitarra di Maurizio Geri in gran spolvero e
La montanara, canto polifonico del repertorio alpino, confluito dopo la guerra del 1915-1918 in quello salentino delle Sorelle Gaballo, e raccolto da Dario Muci. Incanti e Tradimenti è senza dubbio uno dei dischi più belli di quest’anno, tanto per la qualità degli arrangiamenti, quanto per la ricchezza e la profondità della ricerca sonora che lo caratterizza.
Salvatore Esposito
Triace – “Incanti e Tradimenti” (CD)
S’ardmusic/Egea, 2012
Lascia un commento