YBER PRODUCTIONS, YBDS01, 1998 – FOLK PROGRESSIVO, BRETAGNA
Nato come duo bombarda/accordéon, il gruppo Dalc’h Soñj si è successivamente ampliato con chitarra, biniou , clarinetto, sax e in questa incisione utilizza anche basso elettrico e percussioni. La formazione ha inoltre compiuto una svolta con l’ingresso di Jislen Ar Gwilhant alla voce solista, come i suoi compagni originaria del pays vannetais e che presta una cura del tutto particolare all’accento di questa parlata basso-bretone che vive una situazione paradossale di minoranza ormai destinata all’estinzione in un contesto minoritario come lo è il bretone odierno, anche quello in versione unificata. Proprio la scelta programmatica, espressa dal loro nome, di dedicarsi esclusivamente alla salvaguardia della memoria musicale e storica di un territorio ben circoscritto è una delle principali caratteristiche di Dalc’h Soñj, che si distingue dalla maggior parte dei gruppi bretoni spesso portati dalle circostanze a interpretare più o meno indifferentemente il repertorio di aree diverse. Va da se, quindi, che “Lusk ar Galon” (Il ritmo del cuore) sia basato esclusivamente su melodie, gwerz, marce e brani a ballo unicamente di area vannetaise e tradizionali (tranne una nuova composizione per chitarra/accordéon) presentati con competenza e gusto di sintesi tra passato e presente grazie ad arrangiamenti che a tratti assumono inflessioni “jazzate”. Il gruppo si esibisce regolarmente in fest-noz, ma pare di capire che la formula del concerto in club e cabaret sia la strada che la formazione intende privilegiare. Non per nulla Dalc’h Soñj è un gruppo che si fa ascoltare, da fermo, con estremo piacere, cosa che rischia diventare una rarità. Per questo lo consiglio, anche se con forte ritardo.
Luca Pedrone
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