FELMAY RECORDS FY8150, 2009 – FOLK CONTEMPORANEO/USA-ITALIA-MACEDONIA
Nata da un incontro sul palco del festival torinese “Gong”, la conoscenza artistica fra questi tre superlativi interpreti del clarinetto contemporaneo è ora sfociata in un Cd che già dal titolo dimostra di essere interessante: la liquidità è infatti una delle caratteristiche particolari della timbrica del clarinetto perché, per dirla con Gabriele Mirabassi “non ha suoni metallici, sparati, come la tromba o il sassofono che sono più forti, più razionali”. Ed è proprio in questa liquidità che i tre musicisti trovano il tratto d’unione fra tre differenti scuole espressive e tre grandi culture musicali: Matt Darriau è di New York, dove è cresciuto musicalmente nell’ambiente dei Klezmatics e dei Frank London Allstars; Patrick Novara, è italiano, fondatore di Tri Muzike, collaboratore di Moni Ovadia; Ismail Lumanovski è macedone, ma giovanissimo membro della School Symphony Orchestra e della New York Gypsy Allstars Band. Gli argomenti intorno ai quali i tre clarinetti dialogano sono il Mediterraneo orientale, la musica klezmer, balcanica e rom, l’Italia del sud e in questo fitto incrocio di anime nomadi partecipano al discorso anche le cornamuse bulgare e francesi, suonate da Darriau e Novara, la fisarmonica del greco Dimos Vougioukas e le percussioni del napoletano
Francesco Manna. Il materiale eseguito spazia dai traditionals riletti alle composizioni ad hoc, senza mai bruschi cambi di atmosfera, in una logica di continuità delle differenze che ci fornisce un progetto unitario e ragionato, in cui la liquidità dei suoni assume, e non potrebbe essere altrimenti, il carattere di un messaggio universale. Un disco che conquista progressivamente e convince soprattutto perché i tre protagonisti, nonostante le indiscutibili capacità tecniche personali, non si lasciano mai tentare dalle sirene del virtuosismo fine a se stesso per regalarci un raro gioiello di equilibrio, di gusto, di stile. Per palati raffinati, ma non solo.
Roberto G. Sacchi
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