Al cospetto del titolo di questo CD viene naturale chiedersi come potrà essere il canto dell’ulivo: in quale lingua si esprimerà, se sarà un canto duro, nodoso, magari un canto di protesta –come verrebbe facile concludere osservando le originali sculture in legno fotografate sulla copertina e nel booklet e create dallo stesso Zurlo-, o se sarà un canto flessuoso, come la pianta di ulivo può anche essere; se la voce sarà dolce o aspra, quali accenti o intonazioni prenderà. Il canto dell’ulivo- ci si continua ad interrogare- potrebbe essere un urlo oppure pacato, in sintonia con i ritmi lenti della natura.
Il canto dell’ulivo secondo Tonino Zurlo, originale cantautore di Ostuni, è tutte queste cose insieme ed è il canto di un uomo sincero e diretto, intonato in dialetto. Dodici tracce, testi “forti” per lo più di critica sociale, una voce contadina in cui si avverte tutta la storia di un Sud dolorosamente emarginato, arrangiamenti scarni e molto espressivi, melodie popolari con forti accenti drammatici e blues ne costituiscono i tratti salienti che, ad ogni modo, pongono l’autore al di fuori di ogni schema precostituito. Al terzo CD (i precedenti sono usciti nel 2003 e nel 2007) Zurlo parla con toni disincantati, spesso caustici, dei politici italiani, del berlusconismo e la sua cultura del nulla, dei poliziotti – uomini del sud costretti a indossare una divisa per trovare un lavoro-, dello sfruttamento, e racconta il ciclo naturale della vita. Amarezza, rabbia, ironia ma a tratti anche accoglienza e leggerezza sono le angolazioni del suo sguardo sulla vita e sul mondo.
Appaiono inscindibili tra loro le due modalità artistiche di Zurlo, come cantautore e come scultore, con le originali, suggestive statue “naturali” tirate fuori dal legno di ulivo e che sembrano guardarci sghembe, urlare, meditare o, semplicemente, testimoniare. Lo accompagnano in musica, dando ancor più forza e rotondità al suo discorso, Mauro Semeraro alle chitarre, mandolino, bouzouki, tamorra, Nicola Farina al basso e contrabbasso, Vito De Lorenzi alle percussioni e alla batteria, Antongiulio Galeandro alla fisarmonica, Giorgio Distante alla tromba, Alessio Anzivino alla tuba, Mario Grassi alla grancassa e rullante, Piero Vincenti al pianoforte.
Carla Visca
Anima Mundi Edizioni, via Majorano 8, 73028 Otranto (LE)
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