Ciatuzza è il nome d’arte di Giada Salerno, una giovane ragazza dotata di una gradevole voce che in una qualche misura ricorda (naturalmente con un pizzico di rabbia in meno) quella gloriosa di Rosa Balistreri. Ciatuzza ha un grande amore per la musica popolare siciliana e credo di capire che tale sentimento le sia stato instillato dalla madre, Mirella Maugeri Salerno. Esso comunque appare evidente dal semplice ascolto del disco, che contiene 27 brani in gran parte tratti dalle raccolte storiche di musica popolare siciliana (Pitrè, Guastella, Vigo, Avolio, Bonincontro Cagliola, Salomone Marino). Di grande intensità emotiva sono le ninne nanne (alavò, in siciliano), canti che spesso nascondono contenuti magici di cui le stesse cantatrici moderne sono all’oscuro, come abbiamo tentato di dimostrare in un nostro volume (Le ninne nanne italiane, Torino, Einaudi, 1994, prossimamente ristampato presso le Edizioni Besa). Oltre a cantare, Ciatuzza, si accompagna con la chitarra e le castagnette e le fanno compagnia Fabio Tricomi (marranzano, tamburello, tombak) e Stefano Torre (chitarra, mandolino, voce).
Tito Saffioti
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